Ricordate il libretto delle giustificazioni per assenze, ritardi ed uscite anticipate? Oggi stanno cadendo in disuso a favore della tecnologia che porta i cosiddetti registri elettronici che inglobano tutto, giustifiche e voti, ritardi ed uscite.

Già, le uscite…Sembra che ad ogni uscita di assessori bottariani, specie quelli ex di destra, dove per “uscita” intendo balla, boutade, annuncio al vento o, più prosaicamente, stronzata, c’è sempre e ancora, purtroppo, qualche “padre putativo” disposto a scrivere una giustificazione, dopo il misfatto. Una volta era lo stesso Bottaro che si occupava di “coprire” le “flautulenze” sotto forma d’intervista o dichiarazione o post pregni di un’ immotivata e fuori luogo baldanzositá, un entusiasmo infantile, spento dalla realtà dei fatti. Ecco, una volta il libretto delle giustificazioni lo compilava lo stesso Bottaro, ora con un’ospitata da Roberto Straniero, ora con una a Radio Bombo. Ora credo che pure il “padre” Amedeo, stanco di tappare le flautulenze di suoi assessori, schifato, abbia rinunciato a giustificare. E lo comprendiamo. Al massimo, nel migliore dei casi, fa cazziatoni privati per far eliminare i post, embelma del Disagio personale. Oh, i post vengono eliminati con velocità degna di uno Speedy Gonzales, hai visto mai che per una “cazzata” si vanno a perder il sudato stipendio?

E allora non resta che affidarsi al primo che passa, pronto a compilare, ancora una volta, quel libretto, dopo l’ennesima uscita a vuoto. Ora è l’ex compagno di merende e di partito, ora è l’ingenuo supporter che crede ancora nelle balle raccontate da questo supporter, ora è qualche lecchino di turno che spera nel “Favor dell’avvenire”, scusate la citazione, e poi giù, fino giù, fino in fondo, nella melma dei profili falsi su cui scrivono parenti o vecchi commilitoni dei poveretti o qualche approfittatore che cerca di tutelare interessi privati o di disperata visibilità, nel difendere e giustificare gli sventurati.

Però c’è un problema: dopo tante giustificazioni il libretto è finito e l’opinione pubblica, al netto di qualche vecchio leccaculo, non è più abbindolabile…