Diventa realtà il progetto “Giustina Rocca”, nato per valorizzare la prima donna avvocato della storia, vissuta a Trani a cavallo tra XV e XVI secolo e figura simbolo di pari opportunità e progresso.

Dopo il successo della campagna fondi di reward crowdfunding per l’iniziativa promossa dalle Associazioni Marluna Teatro e Miranfù Beebliocar, sostenuta e cofinanziata dalla città di Trani, è il tempo della realizzazione.

La campagna, senza scopo di lucro, era partita l’11 aprile scorso con la prima donazione effettuata dal sindaco della città di Trani Amedeo Bottaro e si era conclusa con successo un mese dopo superando la cifra di 6.000 euro (6.700 euro). A fronte di una donazione minima di 20 euro ciascun sostenitore avrebbe avuto diritto ad un biglietto per lo spettacolo dal vivo, una copia cartacea della pubblicazione ispirata a Giustina Rocca e un ticket per la visita guidata in città con itinerario dedicato. Ora tutto è pronto per questo omaggio speciale a Giustina Rocca, antesignana della parità di genere, a cui nel 2022 è stata intitolata la torre più alta della Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo.

Il ricco calendario delle iniziative promosse è stato presentato in un luogo più che appropriato: la Biblioteca Storica del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Trani alla presenza del vicesindaco della città di Trani Fabrizio Ferrante, del presidente dell’Ordine degli avvocati di Trani, Francesco Logrieco, dei promotori dell’iniziativa, il libraio Enzo Covelli e l’attrice e formatrice teatrale Maria Elena Germinario, della guida turistica Regione Puglia Mariagrazia Marchese e della giornalista Annamaria Natalicchio, che ha moderato la conferenza.

Nei giorni 20, 21, 22 ottobre coloro che hanno sostenuto il progetto, mostrando il ticket che attesta la donazione, potranno assistere ad uno spettacolo teatrale, ricevere una pubblicazione e seguire l’itinerario della visita guidata nella Trani di Giustina Rocca. La pièce “La Rocca di Giustina“, a cura di Marluna Teatro, testo e regia di Arianna Gambaccini, con Elisabetta Aloia, Arianna Gambaccini e Maria Elena Germinario e scene e luci di Gianluigi Carbonara, andrà in scena a Palazzo delle Arti Beltrani (porta ore 20,30 – sipario ore 21,00) per i sostenitori della campagna i giorni 20 e 21 ottobre (si potrà scegliere la data e prenotarsi al numero: 3402326032). Il giorno 24 ottobre, invece, anche chi non ha sostenuto la campagna di raccolta fondi potrà assistere allo spettacolo, a fronte del pagamento di un ticket d’ingresso (€ 12,00).

Il cofanetto con le pubblicazioni, a cura di Libreria Miranfù, “Giustina Rocca, la prima avvocatessa della storia” potrà essere ritirato nei giorni della rappresentazione teatrale (20 e 21 ottobre), oppure presso la libreria Miranfù a Trani (via Pisa, 48/54). Il cofanetto-conchiglia, edito dalla casa editrice Duepuntozero edizioni, contiene una cartolina e un segnalibro dell’illustratrice andriese Carla Indipendente e due racconti inediti degli scrittori Stefano Bordiglioni e Matteo Corradini con la prefazione del professor Andrea Lovato.

L’itinerario inedito “La Trani di Giustina”, a cura di Mariagrazia Marchese, dedicato alla Trani rinascimentale e all’architettura civile tranese, potrà essere effettuato i giorni 20, 21 e 22 ottobre, partendo da Palazzo Beltrani, in via Beltrani 51, dalle ore 18,00 (con la possibilità di scegliere la data e prenotarsi al numero 3483998980).

Giustina Rocca è la testimonial perfetta della tradizione giuridica tranese che inizia secoli prima con gli Statuti marittimi. Le fonti ci restituiscono Giustina Rocca pronunciare come avvocato del foro di Trani una sentenza arbitrale in presenza del governatore veneto della città, Ludovico Contarini. L’episodio è raccontato nelle pagine del De Iure Patronatus di Cesare Lambertini, stampato nel 1533. Sappiamo dal trattato che, nel 1500, la nobildonna, dotata di grande ‘auctoritas’ e di grandi conoscenze giuridiche, fu scelta come arbiter in una controversia ereditaria tra due suoi nipoti. Giustina, il giorno 8 aprile 1500, pronunciò in lingua volgare (non in latino), per farsi comprendere dal folto pubblico di concittadini, la sentenza di tale arbitrato nel palazzo del tribunale di Trani e, per l’ufficio svolto, pretese ed ottenne che le fosse pagata la stessa trigesima di compenso stabilita per gli arbitri uomini.

Donna di indiscusso talento, la Rocca, figlia di Orazio, oratore al Senato di Napoli, e moglie di Giovanni Antonio Palagano, Capitano Regio della città di Trani, trovò nel padre e nel marito due alleati che le permisero di emergere nella professione. Ma fu un caso isolato, dal momento che nel resto d’Italia ed anche d’Europa non era consentito alle donne il patrocinio legale. Trani, nel 1500, era una città ricca, evoluta, attiva nel commercio marittimo e in contatto con il bacino del Mediterraneo, pregna della cultura rinascimentale che rivalutò la figura della donna in molti campi. Secondo quanto ci è stato tramandato, la donna nella sua lunga carriera si occupò anche di questioni diplomatiche, riguardanti soprattutto i rapporti tra la città di Trani e Venezia, fatto che la legò al nome della Serenissima. La sua figura ha ispirato il personaggio di Porzia di Belmonte nell’opera teatrale ‘Il Mercante di Venezia’ (1596-1598) di William Shakespeare. Di Giustina Rocca rimane un epitaffio funebre inciso su una stele scritto in occasione della prematura scomparsa della figlia Cornelia, conservato nel Museo diocesano di Trani.

A lei sono state dedicate strade nelle città di Trani e Bari, oltre che la cointestazione di una scuola scuola secondaria di I° grado nella sua città.

Emozionate ed entusiaste per il buon esito dell’intero progetto civico tutte le professionalità che si sono impegnate per accendere i riflettori su una figura storica importantissima per Trani, restituirle la centralità che merita e farla conoscere anche alle nuove generazioni: il libraio Enzo Covelli, l’attrice e formatrice teatrale Maria Elena Germinario, il progettista della campagna di raccolta fondi Norberto Soldano, la guida turistica della Regione Puglia Mariagrazia Marchese, la giornalista Annamaria Natalicchio e la grafica Laura Santomauro. 

«Sentiamo il dovere di ringraziare – fanno sapere i promotori -, oltre l’amministrazione comunale e tutti i 150 donatori, l’Ordine degli Avvocati di Trani, l’Associazione Donne Giuriste Italia, la Biblioteca comunale ‘Giovanni Bovio’ e la scuola secondaria di I° grado ‘Rocca Bovio Palumbo’ di Trani. Tra i nostri maggiori sostenitori un ringraziamento particolare va all’Impresa De Girolamo Costruzioni srl e alla rete di solide associazioni quali Sporting Club di Trani, Università della Terza età, Ass. Turenum Pro-Loco Trani, Palazzo delle Arti ‘Beltrani’, Ass. Auser Trani, International Trani Tango, Ass. Tranensis».

Un seme generativo quello del progetto dedicato alla figura della Rocca che, grazie alla forte eco mediatica generata, ha valicato i confini cittadini. «Grazie, infatti, alla preziosa collaborazione di Caterina Bolognese, Head Gender Equality Division, Directorate General of Democracy and Human Dignity Council of Europe – ha annunciato Maria Elena Germinario – siamo riusciti ad includere nel Calendario europeo sulla Parità di genere (Gender equality perpetual calendar) una voce su Giustina Rocca alla data dell’8 aprile (giorno del lodo arbitrale), una data importante per la parità di genere. Il calendario include personaggi ed eventi, è perpetuo ed esiste in inglese e francese, le due lingue ufficiali del Consiglio d’Europa. La voce è facilmente consultabile al link: https://www.coe.int/en/web/genderequality/gender-equality-perpetual-calendar#

Lo spettacolo ispirato alla figura della giurista tranese, inoltre, è già stato richiesto per alcuni festival di teatro importanti in Puglia e in Italia, come ad esempio il Festival Trame alla Cittadella degli Artisti di Molfetta, in cui andrà in scena il giorno 28 ottobre alle ore 20.30».

Nel parterre presente alla conferenza anche la presidente ADGI (Associazione Donne Giuriste Italia), Anna Chiumeo, promotrice del convegno “Giustina Rocca: storie di ieri e di oggi” che si terrà il 4 novembre alle 18,00 presso la Biblioteca comunale “G. Bovio”.