Non ho capito cosa vogliano fare da grandi. Un po’ estremisti, un po’ diplomatici, un po’ collaborativi e poi di nuovo “di rottura”, con il ritornello nella testa “peggio per voi che li avete votati” ripetuto peggio del peggior Italo Disco. Articolo 97, quattro.

 

Presente è sempre presente. Attenta è sempre attenta. Ma sembra aver perso quell’entusiasmo che l’aveva mossa nel primo mandato. E infatti ci diletta meno d’un tempo con le sue foto d’autrice. Sempre preparata ma con meno slancio. Sarà per il plumbeo ambiente di una maggioranza da fine Impero…; comunque é la prima sufficienza della nuova stagione. Cecilia Di Lernia, sex (6).

Che fine ha fatto? Chi l’ha visto? Ha optato per il basso profilo e va bene. Ma ora è profilo sott’acqua. Il brascioletto del primo mandato si è tramutato in una fettina di petto di pollo da mensa aziendale. Beppe Corrado, torna, sta casa aspetta a te! Non giudicabile.

 

Il nuovo dandy tranese, autore prezzemolino, incarna il prototipo d’intellettuale, tutto presenzialismo e mondanità. Ma dove è finito il caro studioso che scava nell’animo umano ed in quello proprio, si dedica ad un continuo labor limae invece di presentare cinque, sei volte il suo libro? Gianni De Iuliis, 5,5.