E’ il progetto promosso e ideato dalla Biblioteca scolastica dell’Istituto Alberghiero “A. Moro” di Trani, che attraverso sia la lettura di libri dedicati alla cucina e sia la conoscenza dei suoi autori, si propone di promuovere la cultura del cibo buono (cibo di qualità) tramite riproduzione di ricette ivi contenute, con particolare riguardo all’utilizzo degli ortaggi del nostro territorio.

Da alunni a contadini, dal raccolto alla cucina, da studenti a “Chef”. Questo il percorso che hanno compiuto i ragazzi di alcune classi del triennio dell’istituto di Trani che sabato 30 settembre sono stati ospiti dell’orto dell’Osteria Antichi Sapori dello chef Pietro Zito presso Montegrosso (frazione di Andria).

L’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità.

E’ nata così un’intervista confidenziale con lo chef-contadino in cui si sono affrontati temi interessanti quali l’importanza della professionalità dello chef, del rispetto per la materia prima, della stagionalità e della tradizione.

L’impressione è stata davvero quella di essere a casa, immersi in un mix di colori e profumi, in una serie infinita di emozioni e ricordi.

Un’esperienza fondata sulla genuinità e autenticità che ha visto i ragazzi coinvolti prima nella raccolta dei prodotti dell’orto, e poi nella preparazione di piatti sapientemente guidati dal cuoco contadino che ha infuso nei partecipanti la sua arte culinaria regalando piccoli suggerimenti e “trucchi”.

Un’ occasione unica per recuperare la tradizione del cucinare insieme, in famiglia o con i propri affetti, ed unire il prodigio dei colori, sapori e profumi dell’orto, il tutto condito dalla magia del saper fare, creando con le proprie mani prelibatezze e riscoprendo tradizioni antiche.

A fare da cornice i lavori di alcuni ragazzi speciali dell’Istituto che, attraverso la tecnica del Caviardage, con fantasia ed ispirazione, hanno adoperato gli ortaggi e gli aromi dell’orto per realizzare veri e propri capolavori di poesia ed arte visiva.

Il senso del progetto, infatti, è anche quello di promuovere l’inclusione a 360°, accogliendo e stimolando le singole specificità non solo nelle aule scolastiche, ma anche attraverso esperienze formative extracurriculari dalle quali tutti i ragazzi possano trarre benessere.