Quando i tifosi delle squadre avversarie scrivono i loro sfottò all’indomani di vittorie o sconfitte particolarmente e rispettivamente esaltanti o brucianti, fanno ricorso a riferimenti patologici tipo bruciore di stomaco (consigliato il Malox), fegato intossicato o altre parti poco degne che vanno incontro ad infiammazione.

L’aver letto dei compensi dei due nostri maggiori rappresentanti istituzionali non fornisce patologie dovute ad invidia o rosicamento, come si usa dire oggi nel brutto italiano da social e tra tifosi, con reazioni figlie della frustrazione da sconfitta; quei compensi portano più che altro agitazione, scontento, scompenso umorale, senso d’impotenza rispetto alle aspettative create nelle rispettive campagne elettorali, quando, vantando l’aderenza ideologico politica con il governo di vertice regionale, promettevano una messe di provvedimenti pro Trani.

Ora che leggiamo degli 11 e 100 euro mensili, versati a Debora Ciliento e dei 9.660 euro che Amedeo “Sbancáro” Bottaro arriverà a guadagnare nel 2024, con un compenso più che raddoppiato rispetto al 2021, quando percepì 4.509, lo sbilanciamento tra promesse fatte, atti e provvedimenti effettivi pro Trani e rigonfiamento dei portafogli dei due emilianei, porta una terribile colite.