E pensare che Trani risulta essere la Città più visitata della Bat (e te credo: è come se facessi un paragone tra la corsa di Mbappe e quella di Gagliardini). E pensare che stiamo diventando la capitale dei concerti all’alba. Ma non dovevamo essere la capitale della Cultura?

Ormai restiamo svegli per non perderci l’ennesimo concerto all’alba, nuova moda che ricorda quella della Lambada o del Tamagotchi di qualche anno fa. Ormai manca solo l’optional degli spilloni stile Dario Argento nel film “Opera”, per restare con gli occhi aperti (gli spilli venivano incollati intorno alle palpebre della vittima per non permetterle di chiudere gli occhi).

Il problema è che Trani, invece di imporre una sua strategia e politica culturale o turistica, si adegua alla corrente dei fenomeni in voga. Peccato. Vedi l’invasione degli ultracorpi bed and breakfast, infilati pure nel più recondito buco di culo della città. Trani è un luogo ameno ed esclusivo che state facendo di tutto per non meritarvi. Avremmo dovuto agevolare l’istituzione di vere ed ampie, sempre rispettose della bellezza dei luoghi, intendiamoci, strutture alberghiere. Negli anni d’oro la catena Jolly hotel scelse Trani come Luogo ove porre un vero hotel. Oggi, pure con un ripostiglio a disposizione, ad eccezione di alcune realtà di pregio, ma sempre troppo poche, si fanno il b&b.

Mi tornano in mente film come “Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande”, in cui la povera famiglia di Pippo Franco si contendeva una baracca sul mare con Nino detto Batacchio (poi ti spiego perché, cit.) e le sue donzelle. Se una comunità di cittadini, per la maggior parte, non ha rispetto di questa meravigliosa Trani (vedi vandalismo e sporcizia ovunque) ed una manica di politicanti non riesce ad imprimere quelle strategie culturali e turistiche degne di una città d’arte alla pari di tante realtà italiane molto ben valorizzate, ve la meritate l’invasione dei ripostgli b&b, e pure del Ripostiglio per eccellenza spacciato per surrogato di teatro e l’abboffata di concerti all’alba con spilloni in… tasca. Avevamo bisogno di strutture vere, degne della maestosità e tradizione di Trani. Ci rifilano i buchi.