Sta creando tensioni ed allarme sociale lo stop al reddito di cittadinanza deciso dal Governo a partire dal primo agosto per tutti i beneficiari cosiddetti occupabili, e cioè persone tra i 18 e i 59 anni che non abbiano a carico minori, disabili ed over 60. Da quando l’INPS ha iniziato ad inviare la comunicazione di sospensione della misura di sostegno, sono oltre 50 al giorno i beneficiari del reddito di cittadinanza che si presentano negli uffici del settore Servizi Sociali dei Comuni di Trani e Bisceglie per chiedere aiuto e chiarimenti. Un migliaio le misure del reddito di cittadinanza attive tra le due città, circa 900 le nuove richieste di quest’anno. Poco più di un centinaio le famiglie che dal primo agosto dovranno rinunciarvi.

Le nuove misure che sostituiranno il reddito di cittadinanza sono l’assegno di inclusione e il sostegno alla formazione. Entrambe partiranno dal primo settembre, se tutto funzionerà secondo cronoprogramma. Dal Comune di Trani si chiedono quale logica abbia avuto, dunque, sospendere il reddito di cittadinanza dal primo agosto lasciando un intero mese privo di ogni forma di sussidio.

Il reddito di cittadinanza ha mostrato nel tempo diverse lacune ma offerto anche grandi opportunità di reinserimento sociale e lavorativo. Una misura, dicono ancora a Trani, che poteva essere migliorata e corretta.

Il servizio.