“Ancora una volta, assistiamo alla scelleratezza delle scelte del governo di centro destra di Giorgia Meloni che, con i suoi provvedimenti dimostra tutta la propria noncuranza davanti alle esigenze dei più deboli e dei più fragili”. Con queste parole il Segretario del Partito Democratico di Trani, l’avv. Antonio Giannetti, ha commentato la decisione del governo Meloni di non rifinanziare il sostegno fitto casa e morosità incolpevole.

“A mente dell’articolo 25 della Dichiarazione Universale dei diritti umani” prosegue il Segretario PD “ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari. Perdere di vista questi principi fondamentali significa perdere di vista la nostra natura di uomini. Va da sé che anche Trani risulta pesantemente penalizzata da questa decisione e che, circa 1800 famiglie di nostri concittadini, con questa legge, resteranno senza sostegno, esposte a un ulteriore e drammatico aumento degli sfratti abitativi”.

“Chiaramente il PD – e nello specifico il PD della Regione Puglia – non poteva stare a guardare” chiosa l’avv. Giannetti “e con una mozione sulla emergenza abitativa – a firma anche del Presidente del Consiglio di Trani, avv. Giacomo Marinaro – a sostegno delle famiglie e contraria alla sospensione del fondo di sostegno all’affitto per morosità incolpevole di cui alla legge di bilancio 2023, ha inteso dare un segnale forte in tal senso.

La mozione, nello specifico, impegna il Sindaco e la Giunta:
• ad intervenire urgentemente, anche attraverso l’ANCI, presso il Governo affinché la Legge di Bilancio venga modificata nel senso di reintegrare, aumentandola adeguatamente, la dotazione finanziaria degli aiuti sociali per l’affitto casa e per la morosità incolpevole, prevedendo altresì uno stanziamento pluriennale, destinato ai Comuni e agli enti gestori di edilizia pubblica, per l’acquisto di nuove unità immobiliari ed il recupero di case popolari oggi inutilizzate;
• ad intervenire urgentemente presso il Governo affinché la Legge di Bilancio venga modificata nel senso di riservare la possibilità dei proprietari di avvalersi della “cedolare secca” solo a fronte di canoni concordati e sostenibili, e di aggravare le aliquote dell’IMU per i proprietari che lasciano propri immobili vuoti senza giusta causa invece di destinarli ad alleviare l’emergenza abitativa.

Al contempo, chiede a tutti i parlamentari del territorio di farsi portatori in sede parlamentare di queste richieste, impegnando il Presidente del Consiglio dei singoli comuni ad inviare copia della mozione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed a tutti i gruppi parlamentari”.

Trani, in tutto questo, è stata capofila e, durante il Consiglio Comunale del 27 luglio 2023, questa mozione è stata approvata. “Davanti alla gravità della situazione, ci saremmo aspettati una approvazione unanime anche da parte delle opposizioni ” conclude il Segretario DEM “che, invece, già dal momento della discussione, ha preferito abbandonare l’aula, non partecipando quindi, neppure alla votazione”.