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Barba e Capelli | Ecco, la musica è finita, le carrozze se ne vanno. Ed anche i turisti

Un'estate tranese difficile...

Non bastavano blatte e cavallette in stile sette piaghe tranesi. Non bastavano i cortocircuiti tra palco montato davanti alla Cattedrale e matrimoni “rovinati” per spose che avevano prenotato con largo esborso ed anticipo la Cattedrale stessa e si sono ritrovate tra cavi d’acciaio invece di fiori d’arancio nelle foto. Non bastavano i nuovi sberleffi contro la sanità tranese, con aumento di posti letto nella BAT e noi azzerati da tempo, in fatto di letti, e di rappresentanza politica. Non bastavano le devastazioni in Villa comunale, nella quale sembra sia stato fatto un voto a San Nicola per cui i lavori dovranno durare in eterno, mentre quelli necessari per il rifacimento del muraglione che crolla, ancora devono vedersi.
Non bastavano i locali che fanno il porco comodo, l’ultimo episodio con musica sparato a tutto decibel pure la sera della festa della Madonna del Carmine.

Non bastava l’assenza d’un programma specifico di un’estate tranese, una purché sia. Per la serie cultura e turismo nelle mani di chi, incontrando il buon Checco Zalone, si sentirebbe dire l’ormai fatidica frase:” Ma questi sono del mestiere?”.

Ma d’altronde, cosa andate trovando? Avete avuto l’incontro con gli Inluencer d’Italy, tra Schettini e salentini e fancazzisti pelati, alla modica cifra di 20 mila euro (fonte di Palazzo) e ne volevano 30… per cui il budget di Palazzo è stato “fottuto” da quella roba lì? Fa eccezione la serata coi Simply Red, per onore di cronaca. Ma un rosso non fa primavera.
Poi non ci meravigliamo che gli assessori vengono cacciati…

Bene., come dicevamo, a fronte di tutto questo, c’è pure la partenza delle famose Carrozze tranesi e relativo Museo, lasciate da anni nell’oblio e nell’abbandono. Partono per essere esposte a Cisternino. Saranno caricate e portate lì per volere del Sindaco della città salentina, che vedendole se n’è innamorato. Noi per anni non siamo stati capaci di rivalutarle e valorizzarle, facendone tesoro come attrazione turistica. Le nostre amministrazioni di cdx e csx le hanno dimenticate e lasciate in naftalina. Nonostante avessimo avuto fior di cervelloni come sindaci e come assessori alla Cultura. La Città ancora una volta, sentitamente, ringrazia, ma non può fare a meno di “sfanculare”, pur con la proverbiale ipocrisia e finta moderazione tranese. Che un domani, non si sa mai…
Ps: ma peggio di tutti stanno i turisti con l’auto rubata (quest’anno è boom) e che a Trani non ci torneranno. Ma tranquilli, i nuovi locali spara cicchetto e l’ennesimo b&b sono pronti ad aprire e invadere l’ex nobile, ora decaduta, perla dell’Adriatico. Ora poco lucente e molto grezza.

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