Chi lavora nella scuola, e nella Bat ci sono tanti “attori” impegnati in questa realtà, sa che questi sono giorni cruciali per il settore, sia per l’intensa attività legata alla conclusione dell’anno scolastico, sia per le comunicazioni inerenti i trasferimenti del personale scolastico da una scuola all’altra, a seconda delle domande inoltrate dagli stessi prof.

Si era più volte annunciata negli anni e nei mesi scorsi, l’istituzione di un Provveditorato agli studi della Provincia Bat, con graduatorie provinciali specifiche. Al coro degli annunci si era unita anche la nostra consigliera regionale Debora Ciliento, che con comunicati ad hoc aveva dato la buona novella. In verità è passato un altro anno scolastico, e siamo nel 2023 con “vista” 2024, ma del Provveditorato e delle graduatorie battiani non si vede ancora nulla. I più penalizzati da questa inerzia e questo stato di cose, sono quei docenti che risiedono in altre provincie e non riescono a “rientrare” in quella di appartenenza perché qui restano in vigore quelle delle Province già in essere, Bari e Foggia su tutte, con prof che, già presenti in queste, che si “spartiscono” quello che sarebbe il territorio Bat, si ritrovano sempre avvantaggiati rispetto a coloro che, di fatto, per rientrare nelle città come Trani o Barletta o Andria si vedono preceduti da quelli che già hanno una residenza lavorativa in queste zone ed hanno la precedenza, appunto, nei trasferimenti, rispetto a loro. Per intenderci : chi lavora a San Ferdinando non risulta nella graduatoria Bat, come da appartenenza territoriale, ma (ancora…) in quella di Foggia. Per trasferirsi a Trani dovrebbe compiere una domanda per un trasferimento da una provincia all’altra (Trani scolasticamente è graduatoria Bari, cioè facente capo – ancora- al Provveditorato di Bari).

Quindi chi si sposta Bari su Bari ha sempre la precedenza rispetto a chi fa domanda di trasferimento da “fuori” provincia, anche se quest’ultima, nel nostro caso, esiste da anni.
Vi ho sottoposto a questa analisi, con esempi annessi, per arrivare ad una domanda            (retorica) finale: a che cacchio serve questa provincia Bat se non riesce a garantire nemmeno servizi minimi come la costituzione di un proprio Provveditorato, venendo incontro alle esigenze di tanti lavoratori della scuola che popolano il suo territorio? Ed i nostri politici perché continuano a lanciarsi in arditi annunci e comunicati stampa quando nel passaggio dall’annuncio ai fatti passano anni ed ancora come nel caso raccontato, non si vedono risultati concreti e servizi? Vedi anche alla voce Sanità. Tutti annunciano e si rallegrano, si parla di ospedali come funghi ma la Trani degli incapaci è sempre più deprivata di servizi. Sanitari appunto… Ancora…