Una testimonianza viva e concreta dell’impegno profuso da tutti i volontari per offrire ai malati e alle loro famiglie un punto concreto di riferimento per i pazienti ematologici .

Presente alla cerimonia anche il dott. Giuseppe Tarantini, primario del reparto di Ematologia del “Dimiccoli” dove l’Ail Bat ha sede legale, che ha ringraziato tutti i volontari presenti sottolineando l’importanza dei servizi offerti dall’associazione.

«L’AIL Bat – ha ricordato il Presidente Vito Leonetti – è stata fondata nell’ottobre 2012 quale sezione provinciale autonoma affiliata alla sezione Nazionale, Agisce in sintonia con gli scopi ed il programma di tutte le altre 82 Sezioni presenti in tutta Italia che formano la rete A.I.L.

Ogni Sezione per sussistere deve essere affiancata ad un Reparto di Ematologia che opera nel territorio di competenza. Il Reparto di riferimento dell’A.I.L. Bat è quello ubicato nel polo onco-ematologico dell’Ospedale “Mons. Dimiccoli” di Barletta diretto dal dott. G. Tarantini. Da oggi la sede di Trani, che affianca quella già esistente ad Andria, sarà un luogo protetto ove la Psicologa della nostra Sezione potrà ricevere ed ascoltare i pazienti che desiderano consultarla».

Tante le attività e gli interventi che l’A.I.L. Bat porta avanti per migliorare le condizioni dei pazienti ematologici del territorio per cercare di rendere meno gravoso il corso della malattia.

«Per alleviare il periodo di permanenza in Ospedale – continua il presidente Leonetti – abbiamo dotato tutte le stanze di degenza e le stanze delle terapie di televisori e di frigoriferi. L’Ail accoglie ed aiuta i pazienti che si recano in reparto con un’impiegata presente tutti i giorni al front office del reparto, assiste con l’aiuto di una Psicologa i pazienti le Famiglie e supporta anche economicamente quelle più bisognose. Ha istituito, da oltre un anno, un servizio Navetta assolutamente gratuito che consiste nel prelevare da casa i pazienti in day hospital accompagnarli al Reparto per ricevere le terapie ambulatoriali e riaccompagnarli a fine trattamento a casa.

A queste attività si affianca il sostegno alla ricerca scientifica: infatti abbiamo istituito due borse di studio annuali per incentivare le nuove generazioni a svolgere studi e ricerche in ambito dell’ematologia clinica e sperimentale.

Dalla sua fondazione ad oggi abbiamo acquistato e messo a servizio del Reparto apparecchiature medicali, d’arredamento e tecnologiche sostenendo una spesa di oltre €60.000».

Un sostegno che oggi è quanto mai prezioso vista l’incidenza delle malattie sul territorio: «Non disponiamo di informazioni statistiche precise, posso solo affermare che malattie ematologiche che solo qualche decennio fa risultavano letali o difficilmente guaribili: oggi con le nuove terapie risultano curabili e molto spesso guaribili.

Purtroppo bisogna anche prendere atto che attualmente si riscontra una diffusione molto maggiore delle malattie del sangue anche fra i giovani».