La Città di Trani avrà una nuova luce più sicura, più efficace e soprattutto green al 100% che produrrà un risparmio energetico superiore al 70%.  Il comune, infatti, ha aderito al Servizio Luce 4 Consip affidato alla società City Green Light che porterà alla riqualificazione di tutto il sistema di illuminazione pubblica con la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con sorgenti led più efficienti e durature.

Gli interventi porteranno a riqualificare la totalità dei 5.966 punti luce e delle 242 lanterne semaforiche presenti sul territorio comunale, garantendo, al termine dell’intervento, un risparmio energetico superiore al 70%, consumi ridotti per più di 2.350.000,00  kWh/a e una riduzione delle emissioni pari a 600 tonnellate di CO2/anno: l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita da 6.308 alberi di acero campestre piantati sul territorio.

Il contratto di gestione della pubblica illuminazione avrà una durata di 9 anni e comprende la gestione, la manutenzione e l’efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica, inclusa la fornitura dell’energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili.

I lavori inizieranno nel mese di marzo 2023 e l’importo complessivo degli investimenti sul territorio è di 2.711.952,87 € e comprende, oltre alla sostituzione dei corpi illuminanti, anche la riqualificazione di linee ammalorate, 150 sostegni circa, 70 quadri elettrici di distribuzione circa con spromiscuamento rispetto alla distribuzione e 100.000,00 € di ulteriori investimenti per la valorizzazione del patrimonio architettonico cittadino.

Tra i vantaggi ci sarà soprattutto quello green con un abbattimento delle emissioni e soprattutto una certa rapidità nella completa manutenzione in città. Una rivoluzione paragonata a quella del 1891 quando nella città di Trani fu fondata l’AMET che permise di costruire uno dei primi impianti elettrici di illuminazione pubblica in Puglia. AMET, però, avrà un ruolo marginale in questa importante rivoluzione.

Il servizio include l’adeguamento normativo di tutti i punti luce tradizionali con sorgenti LED, la condivisione del risparmio energetico, il telecontrollo di tutti gli impianti con l’adesione al progetto Public Energy Living Lab (PELL) promosso dall’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), la manutenzione ordinaria e straordinaria, la condivisione al 50% dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE, il principale meccanismo di incentivazione dell’efficienza energetica nelle infrastrutture a rete), il servizio di call center h24, il servizio di energy management.

Nel percorso di trasformazione della città in ottica smart si inserisce la sperimentazione dell’Urban Check Up Model (UCUM), strumento elaborato dal Centro di Ricerca Smarter dell’Università dell’Insubria, in stretto coordinamento con ENEA e in collaborazione con City Green Light per la sperimentazione sul territorio, che vedrà protagonista la Città di Trani di un’attività di mappatura e analisi del livello di digitalizzazione e di smartness dei servizi urbani utile a guidare i processi di transizione digitale, energetica e ecologica in atto.

Lo strumento sarà propedeutico a guidare l’amministrazione nella formulazione di scelte consapevoli funzionali all’innovazione dei servizi urbani in chiave smart; nel contempo, l’UCUM permetterà al Comune di operare confronti, in termini di esigenze di innovazione dei servizi, con altri contesti urbani con caratteristiche e vocazioni similari, favorendo l’implementazione di nuovi smart service dalla scala urbana alla scala territoriale in chiave Smart Land.

«Siamo alle soglie di un’autentica rivoluzione nel settore dell’illuminazione pubblica – ha affermato Amedeo Bottaro, Sindaco di Trani– Sostituiremo integralmente tutti i punti luce della città con sorgenti led e strutture del tipo cut-off, cioé progettate per orientare tutta la luce emessa verso la strada, nel rispetto delle normative vigenti in materia di contenimento dell’inquinamento luminoso che impongono agli Enti locali fondamentalmente due cose: la realizzazione di buoni impianti capaci di non disperdere luce verso il cielo (con conseguente spreco di energia) e l’utilizzo dei migliori sistemi per ridurre i consumi energetici. La risposta ad un uso più razionale dell’illuminazione esterna pubblica è tutto in questo accordo che privilegia aspetti di efficienza e funzionalità, consentendo alla città di disporre di infrastrutture, reti e sistemi più moderni e di raggiungere zone finora prive di pubblica illuminazione».

«Siamo felici di accompagnare il Comune di Trani in un progetto così importante – ha spiegato Christian Valerio, Business Unit Director Southern Italy di City Green Light – che garantirà alla città un’illuminazione più efficace ed efficiente e con un’importante svolta in termini di sostenibilità ambientale. Gli spazi urbani saranno illuminati con le ultime tecnologie disponibili sul mercato evitando gli sprechi e con un forte impatto sul risparmio energetico con grandi benefici anche sulle casse comunali. La luce sarà utilizzata come, dove e quando serve e, grazie ai sistemi di telecontrollo, digitalizzeremo il servizio per renderlo più efficace e sicuro».

Fondamentale il ruolo svolto da ENEA, presente all’incontro, nel supportare i Comuni nel conseguimento degli obiettivi posti dai processi di transizione digitale, energetica ed ecologica delle città. «Il Comune di Trani aderisce alle proposte metodologiche e tecnologiche sviluppate da Enea entrando a far parte della Community del progetto Pell, dedicato all’innovazione del processo gestionale della pubblica illuminazione e partecipando alla sperimentazione e sviluppo del Progetto Urban check up Model, dedicato alla costruzione di un modello di analisi e valutazione dei dati urbani disponibili – ha dichiarato Nicoletta Gozo, del Dipartimento ENEA TERIN-SEN e coordinatrice Progetti Lumière&Pell – Attraverso la stretta collaborazione tra ENEA, City Green Light e il Centro di Ricerca Smarter dell’Università dell’Insubria il Comune di Trani verrà accompagnato nel percorso di radicale cambiamento della modalità di osservare, gestire, innovare e valorizzare la città. Trani si inserisce tra le Amministrazione che sposano la ricerca e l’innovazione facendosi carico di intraprendere quei nuovi percorsi gestionali che, guidati dalle soluzioni digitali, puntano a modelli urbani efficienti e sostenibili».

«Il Comune di Trani ha subito colto la proposta di sperimentare sul territorio comunale il modello UCUM per la mappatura dei dati relativi ai principali servizi urbani, che permette all’Amministrazione di ottenere un quadro esaustivo del livello di digitalizzazione e di smartess di ciascun servizio urbano – ha dichiarato Roberta Pezzetti, Direttore del Centro di Ricerca Smarter e docente di Management all’Università dell’Insubria – La sperimentazione sul territorio della città di Trani vedrà come punto di partenza proprio il servizio Illuminazione Pubblica e si estenderà ad altri servizi urbani strategici alla transizione digitale ed energetica in chiave smart city, offrendo un quadro conoscitivo utile a guidare con consapevolezza il processo di innovazione che la città ha avviato con forte convinzione. UCUM si configura come uno strumento in grado anche di favorire ed accelerare il processo di transizione culturale dei Comuni in merito al valore strategico che il dato oggi riveste nell’acquisizione di un adeguato livello di conoscenza del singolo contesto urbano, indispensabile sia per implementare nuovi modelli gestionali dei servizi urbani in chiave di efficienza ed efficacia rispetto alle specificità dei bisogni della città, sia per guidare lo sviluppo di nuovi smart service funzionali al  processo di transizione verso la città intelligente, resiliente e inclusiva» conclude Roberta Pezzetti.