Già tristemente nota per gravi incidenti mortali. Già più volte segnalata per lo stato di degrado in cui versa ma soprattutto per una dimensione di mancata garanzia della sicurezza per chi la percorre in bici, in moto, in auto, a piedi (specie al mattino e nel primo pomeriggio è molto frequentata da amanti della corsa.
Già Felice Casale, padre di una delle vittime di questa strada, ci ricordava nei giorni scorsi la situazione di questa strada che mantiene un lato della pista ciclabile (quello destro venendo dallo Sporting verso il centro abitato, per intenderci) ancora sotto sequestro ed in attesa di relativo dissequestro, come ci hanno confermato sia l”Assessore Cecilia Di Lernia sia il Dirigente Leo Cuocci.

Ma al di là di questo il punto è che lo stato in cui versa, nella sua interezza, via Martiri di Palermo, dall’incorcio dell’ex ponticello, fino all’altro incorcio che porta allo Sporting, non è più sostenibile: aghi di pino costantemente sulla carreggiata e lungo la pista ciclabile ormai, a sua volta, non più percorribile per via di enormi rialzi della pavimentazione; illuminazione pubblica per lunghi tratti oscurata da pini non potati puntualmente. Siamo alle solite: i cittadini chiedono servizi adeguati, garanzia della sicurezza, manutenzione delle strade, tutela dell’incolumitá, in una parola : ordinaria amministrazione; dall’altra parte le istituzioni si muovono con lentezza e non danno risposte ed interventi celeri. Il problema però è un altro : finché non si procederà col dissequestro della pista ciclabile (lato destro lasciandosi lo Sporting alle spalle), non si potranno programmare lavori di rifacimento di tutta la strada… insomma più che una “via”… un vicolo cieco… Fino a quando si abuserá della pazienza dei tranesi?