L’immagine è lugubre quanto orrorifica. Un plotone di bagni chimici o sarcofagi ai piedi di Palazzo Soria, in occasione di una manifestazione canora. Questo è il prezzo da pagare, oltre a tutte le conseguenze di cui si parla da giorni, tra effettive ricadute economiche e valore in sé delle manifestazioni o altri battibecchi tra intellettuali e comuni mortali, patrizi e plebei, utenti ignari e alcuni locali che rivendono come fresca, merce congelata, surgelata o di bassa qualità a prezzi da scandalo al sole. Tanto pagano gli scemi. Questo è il prezzo da pagare per la Trani che non ha ancora deciso cosa fare da grande, nel mondo degli adulti dove dovrebbe scegliere se essere perla ricercata o grande cesso- bolgia- localaccio a cielo aperto. Tanto poi basta fare un po’ di pubblicità e tutto verrà descritto come “grande, grandioso, memorabile, bagno di folla”. E di cessi schierati…