Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Vito Branà.

«E’ ormai risaputo che una delle funzioni del verde urbano è quella di migliorare il clima locale e di mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici nelle aree urbane. Per questo è necessario introdurre in maniera massiccia gli alberi nelle città attraverso programmi di forestazione urbana.

Nella nostra città siamo purtroppo molto lontani da questo obiettivo. Il nostro patrimonio arboreo è esiguo e tenuto male e con questo caldo torrido è difficile trovare spazi verdi dove rifugiarsi per resistere alla calura. Per questo da tempo mi sto battendo affinché si preservino gli alberi presenti in aree private edificabili e si reimpiantino laddove sia inevitabile il loro espianto, ma soprattutto mi sto battendo affinché le aree a standard destinate a verde pubblico nei Pue (piani urbanistici esecutivi), siano poi effettivamente realizzate.

E’ il caso ad esempio del parco di via Falcone che ad oggi, nonostante il costruttore abbia completato da tempo i fabbricati, è rimasto lettera morta. E’ anche il caso del parco pubblico di 6000 mq che la ditta Constructa dovrebbe realizzare sotto il grattacielo di 11 piani, come da Pue approvato sul comparto Bs.ad/47 viale De Gemmis, via Malcangi, via Bari e C.so Don Luigi Sturzo.

La sovrintendenza della Provincia Bat in sede di conferenza di servizi raccomandava quanto segue: “Relativamente al manufatto ricadente nella perimetrazione di vincolo, adiacente alla via Malcangi, di diretta competenza di questo istituto, sarà opportuno, al fine mitigarne la percezione dalla strada e per un migliore inserimento nel contesto di prossimità, arretrare il suo posizionamento per circa 15 metri dalla strada, attestandolo all’edificio del lotto adiacente, a sud, intervenendo nello spazio libero verso la strada con piantumazioni ad alto fusto e sistemazione a verde che consentano di graduare la sua percezione e di integrare maggiormente l’area con il sistema dei percorsi a verde già presenti nel territorio e progettati per il Pue in questione. …Omissis… I due edifici, uno di 11 piani e l’altro di 5, prevedono la realizzazione nell’area centrale di un parco di 6000 mq con verde pubblico, specchio d’acqua e spazio giochi per i bambini, oltre ad un ulteriore parco come raccordo al vicino giardino Telesio”.

Da alcune foto inviate al sottoscritto da alcuni cittadini residenti nel quartiere emerge una situazione differente. L’area destinata a verde pubblico è quasi interamente pavimentata e di fatto l’area a verde sembra sia stata drasticamente ridotta.

Il quartiere Pozzo Piano, la città tutta, hanno necessità che si realizzino tutti i parchi previsti nelle lottizzazioni del quartiere e che vengano al più presto avviati lavori di risanamento e valorizzazione della villa Telesio, oggi abbandonata al degrado più totale.
Questa città non ha bisogno di progetti faraonici, ma di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di farlo subito».