«Con nota del 17/3/22, che si allega, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha riscontato la comunicazione di qualche giorno fa, con cui i sottoscritti ne chiedevano l’urgente intervento al fine di impedire la realizzazione dell’impianto per il trattamento del percolato e della stazione di trasferimento dei rifiuti nella nostra città, in località Puro Vecchio, considerato che, a tutt’oggi, il sito necessita di opere bonifica e di messa in sicurezza di emergenza, peraltro, finanziate dalla Regione Puglia». Inizia così una nota a firma di Antonio Carrabba Portavoce BAT AEA (Associazione Esposti Amianto e rischi per la salute), Nicola Ulisse Responsabile CODACONS sede locale Trani, Maria Grazia Cinquepalmi, Maria Teresa De Vito, Rita Grazia Reggio, Francesco Bartucci, Vincenzo Falco, Pietro Ferreri, Siro Sterpellone.

«Alla luce delle osservazioni e considerazioni esposte nella detta comunicazione, il Ministero ha chiesto alla Regione Puglia – Dipartimento Ambiente, alla Provincia Bat – Settore Ambiente, al Comune di Trani – Ufficio Ambiente, all’Arpa Puglia e al soggetto proponente Amiu s.p.a., di relazionare in merito allo stato dei luoghi della discarica, alle iniziative e ai provvedimenti assunti da ciascun Ente a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale del sito di interesse. Inoltre, ha chiesto di rendere ogni informazione utile in relazione a possibili profili di danno ambientale o di minaccia di danno ambientale correlati allo stato dei luoghi e precisato che il suo intervento è previsto solo in materia di azioni risarcitorie del danno ambientale.
In ogni caso, il Ministero ha mostrato particolare interesse per la salute pubblica e l’ambiente proprio perché il sito su cui dovrebbero sorgere i due impianti, non è stato ancora bonificato e restituito agli usi consentiti».

«I nostri dubbi erano fondati, spiegano i firmatari del presente comunicato, i quali pongono pure in evidenza il fatto che l’impianto di percolato rientra nell’Elenco delle Industrie insalubri di cui all’art. 216 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie. (D.M. 23/12/76).
Per la particolare situazione in cui si trova il sito in questione, soggiungono i firmatari della presente, è opportuno attendere gli esiti dell’Analisi del Rischio, per comprendere se il sito sia o meno contaminato e la valutazione di incidenza sanitaria (VIS), necessaria per valutare l’ulteriore impatto e l’ulteriore carico aggiuntivo rispetto alle sorgenti inquinanti già esistenti in loco. Il carattere preventivo di una tale valutazione è giustificato dalla necessità che, a livello di processo decisionale, l’autorità competente tenga conto il prima possibile delle ripercussioni sull’ambiente di tutti i processi tecnici di programmazione e di decisione, al fine di evitare fin dall’inizio inquinamenti e altre perturbazioni piuttosto che combatterne successivamente gli effetti».

«Il bene primario della salute umana è garantito dall’art. 32 Cost. come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Infine, in attesa di riscontro alla nota ministeriale da parte dei summenzionati Enti, gli scriventi rendono noto di aver presentato istanza ai sensi dell’art.14 c. 5, L 241/1990 e del DL.vo 195/2005 per la partecipazione alla Conferenza di servizi (PAUR) prevista per il giorno 6 aprile 2022 da parte di tutti i componenti della Consulta ambientale del Comune di Trani».