Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Maria Grazia Cinquepalmi, Maria Teresa De Vito, Rita Grazia Reggio, Antonio Carrabba, Francesco Bartucci, Siro Sterpellone e Nicola Ulisse, in merito all’approvazione della variante urbanistica per la realizzazione a Trani dell’impianto per l’emungimento del percolato.

«Il Consiglio comunale del 9 marzo ha approvato la variante urbanistica per la realizzazione a Trani dell’impianto per l’emungimento del percolato e di un impianto di trasferimento dei rifiuti provenienti anche dai comuni limitrofi. È bene evidenziare che il provvedimento di variante al PUG adottato dal Consiglio comunale costituisce solo un tassello del complesso procedimento che terminerà a giorni con il Provvedimento Ambientale Unico Regionale (PAUR) nell’ambito di una Conferenza di Servizi cui parteciperà anche il Comune di Trani che ormai potrà fare ben poco, dal momento che è stato tutto deciso nelle precedenti conferenze di servizio.

Gli impianti non ci sono stati imposti dalla Regione; il soggetto proponente è la stessa Amiu s.p.a. che non poteva non sapere che la realizzazione dei 2 impianti non poteva e non doveva neppure iniziare perché il sito della discarica Puro Vecchio è oggetto di bonifica e messa in sicurezza di emergenza finanziata con somme della Regione Puglia. In queste condizioni, il procedimento non doveva neppure iniziare. Dall’altra parte, anche la Regione Puglia e tutti gli Enti di controllo sino ad oggi intervenuti per esprimere i loro pareri non avrebbero dovuto dar seguito alla proposta avanzata da Amiu a marzo del 2021, perché tutti non potevano non sapere che il sito è potenzialmente contaminato ai sensi dell’art. 242 D.LGS. 152/2006; è riportato nell’Anagrafe dei siti da bonificare ex art. 251 del D.LGS 152/2006; è pendente il procedimento penale n. 40/2014 R.G.N.R. per disastro ambientale presso il tribunale di Trani; inoltre il progetto si pone anche in contrasto con le previsioni di cui alle pianificazioni regionali vigenti in materia di impianti di gestione e trattamento rifiuti.
Durante il Consiglio comunale si è voluto far credere che il procedimento fosse nella fase embrionale e che si potessero ancora avanzare richieste. E’ vero il contrario!

Nonostante l’Arpa avesse rilasciato parere contrario in data 24/5/2021; parere contrario sottoposto a condizione il 26/11/2021; ulteriore parere contrario sottoposto a condizione in data 5/2/2022; nonostante tutte le prescrizioni e anomalie indicate nel primo parere VIA del 7/7/2021 e le ulteriori ultime, finali, prescrizioni del Comitato Via del 22/2/2022, il procedimento prosegue inspiegabilmente anziché arrestarsi per le evidenti illegittimità da cui è affetto tutto l’iter fino ad oggi adottato.

Si continuano a recepire pareri, nulla osta e quant’altro, senza conoscere gli esiti dell’analisi del Rischio, ignorando che il sito oggi è sottoposto ad importanti interventi di bonifica e messa in sicurezza d’emergenza perché sito potenzialmente contaminato, come risulta anche dagli esiti del piano di caratterizzazione del 2019. Ad aprile del 2022 si terrà l’ultima conferenza di servizi per l’ultimo provvedimento di autorizzazione regionale: il procedimento di approvazione PAUR che costituisce, appunto, l’ultimo atto che ricomprende tutti i provvedimenti autorizzativi necessari per realizzare gli impianti.

L’impianto di trattamento di percolato, così come progettato, è un impianto industriale che da servitù sul territorio si può trasformare in schiavitù per anni, perché risulta dimensionato non solo a servizio della nostra discarica ma per raccogliere percolato di altre discariche.
Il percolato è un rifiuto liquido altamente inquinante. Alla luce di quanto fin qui esposto, a difesa della salvaguardia della salute dei cittadini, ribadiamo la nostra convinzione che non si debba e non si possa realizzare alcun impianto di trattamento del percolato in località Puro Vecchio. Anche i cittadini sono stati spettatori inermi, non sono stati coinvolti durante tutto l’iter burocratico né sufficientemente informati.

“Non rimaniamo indifferenti, l’indifferenza è il peso morto della Storia”. Antonio Gramsci».