Con determina dirigenziale n.299 del 30.12.2021 l’Ing. Luigi Puzziferri dell’area Lavori Pubblici conferiva incarico tramite trattativa diretta ai sensi di legge, all’Ing. Davide Traversa di Bari per “l’esecuzione delle attività di implementazione delle conoscenze documentali e fisiche, di definizione del valore degli immobili suddetti e di elaborazione degli atti di gara per l’attivazione del conseguente procedimento amministrativo riguardante la concessione di detti immobili per l’esercizio delle attività di ristorazione mediante idonea procedura di evidenza pubblica, coerentemente con quanto stabilito nella DGC n. 151/2021”

Impegno di spesa assunto pari a € 13.703,04. Nella determina non si specifica per quale motivo viene nominato un tecnico esterno piuttosto che un tecnico dipendente degli uffici comunali. La pubblica amministrazione non può ricorrere a incarichi esterni ma deve di norma perseguire i fini istituzionali utilizzando il proprio personale, salvo che ciò non sia ragionevolmente possibile. Ciò che però lascia ancor più perplessi è lo stato attuale degli immobili individuati e la loro valorizzazione come approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 151 del 10.12.2021.

Per quanto riguarda lo storico locale La Lampara ormai da anni abbandonato al degrado, incuria e atti vandalici, pesantemente modificato da interventi risalenti agli anni ’80 che impediscono la lettura dell’originario progetto firmato dall’illustre architetto Julio Garcia
Lafuente, non si comprende il significato dell’intervento individuato come mera “manutenzione straordinaria”. Il progetto dell’architetto Lafuente è custodito nell’archivio dell’architetto, dichiarato di notevole interesse culturale dalla Soprintendenza, non sappiamo se custodito anche nell’archivio storico comunale attualmente inaccessibile, altra nota dolente. Non sarebbe opportuno valutare la possibilità, di riportare il Dancing all’aperto denominato “El Patio” all’antico splendore? A marzo 2021 l’ex assessore al Patrimonio Ing. Alessandro Cervino dichiarava alla stampa:

«Stiamo valutando il da farsi, se ci siano gli estremi per chiudere la transazione con la cooperativa lavoratori Lampara, o arrivare ad una nuova gara per l’affidamento in concessione pluriennale. In ogni caso si dovrà abbattere ciò che resta della struttura. E ricostruire. E ancora: In verità già da qualche anno – sottolinea Cervino – e cioè con l’assessore Cherubina Palmieri, si stava andando in questa direzione: è stata infatti già contattata la figlia dell’architetto Lafuente, Maria Clara, che si è detta disponibile a fornire gli elaborati progettuali del padre per una eventuale nuova realizzazione. Dunque, questo progetto è stato inviato sì o no? Si è deciso cosa fare della struttura oggi pericolante? E’ recuperabile? Si è trattato solo di proclami o sono state avviate iniziative concrete?»

Anche Le Lampare al Fortino pare necessitino di manutenzione straordinaria. Eppure la chiesa, sconsacrata o meno non si è ancora capito, è oggi sede di un rinomato locale di ristorazione. Com’è possibile? Si rileva tra l’altro un’incongruenza tra la volontà di concedere in locazione il locale ad uso ristorante come si evince dall’incarico conferito al consulente esterno e la determinazione della destinazione tenuto conto della natura e dei vincoli a cui è sottoposto. Sarà o no ancora ristorante? Non sarebbe a questo punto opportuno definire preventivamente la destinazione dei locali che deve essere autorizzata dalla Soprintendenza? Infine una perplessità sull’ultimo locale, la pizzeria da Felice. Come ha potuto essere affidata la gestione in assenza di abbattimento delle barriere architettoniche? Chi ha autorizzato cosa? Si attendono risposte esaustive.