Pur essendo elezioni marginali, pur non coinvolgendo il voto dei cittadini ma comprendendo i regolamenti di conti tra lor signori (se la vedono lor’ e lor’), le ultime competizioni provinciali (in tutti i sensi) ci offrono due o tre cosette da osservare. Se bastasse una sola canzone…cantava Eros Ramazzotti anni fa. Oggi diciamo: se bastasse una maggioranza bulgara (o ex bulgara) ora il centro sinistra tranese non avrebbe fatto la figura barbina di eleggere un solo consigliere su tre ( due sono dell’opposizione :da quella di cdx che cerca di mandare anche segnali di rivitalizzazione all’opinione pubblica a quella di Italia in Comune che fa opposizione dall’alveo del csx stesso ora astenendosi, ora complimentandosi, ora attaccando a testa bassa, a seconda del contesto, come nelle vicende delle versioni di latino e greco). ” Ronco”, mi dicevano i prof di greco, deve capire il contesto della versione, se no viene tutto stravolto il senso. Ecco, anche oggi basta capire il contesto.

Ed il contesto ci fa assistere ad una maggioranza che sputa nel piatto del consenso largo ricevuto. I sintomi sono svariati: indifferenza nei confronti delle istanze dei cittadini; strabismo e differenza di vedute su temi caldi: lì ognuno fa vedere come la politica venga usata per fini personali in quanto non c’è nemmeno confronto preliminare ai consigli comunali per provare a far finta di essere una squadra ( cosa che i cittadini si aspettavano quando li hanno votati); tradimenti incrociati e voti infami in occasione delle ultime provinciali (ma ci saranno altre occasioni), quindi regolamenti di conti; solfa continua di annunci troppo anticipati rispetto agli interventi effettivi: si esulta pubblicamente per un finanziamento che dopo due anni non ha ancora portato l’opera compiuta; e ancora : vendersi riqualificazioni di varie zone cittadine (vedi le coste) come magia politica. A tal proposito un addetto ai lavori così commenta, sfogandosi: “Io vedo solo un esproprio portato al voto del consiglio (spacciandolo per trofeo del privilegio dei ricchi che affacciano sul mare da parte di Robin-Bottaro per restituire la costa ai cittadini)- una battuta che gira negli ambienti in questi giorni, nda-, per poter incartare un vincolo di pubblica (forse si forse no) utilità, senza alcun progetto dal quale aver tratto un “particellare” di esproprio, cercando di comprare senza soldi i terreni a due lire, chiedendoli in prestito (per la sola cifra degli espropri) alla cassa depositi e prestiti, e facendo approvare contestualmente dallo stesso consiglio un progetto di fattibilità inconsistente (un manifesto pubblicitario sarebbe la definizione esatta, sic) senza variante PUG, senza VAS e senza VIA, senza piano coste, in una zona costiera dove anche per mettere un palo della luce si deve acquisire il parere della Soprintendenza”.
Anche i bulgari hanno figli e figliastri…
E poi l’emendamento di Biancolillo non sembrerebbe l’ultimo dei problemi…