Dall’anonimato del cortile di una scuola alla rotatoria di una statale come fossero cartelloni pubblicitari, totem dell’usato sicuro o inerenti un centro massaggi cinese. Fino alla rimozione in poche ore pure dalla rotatoria e con un cartello immaginario, che ipotizzo campeggi ora: destinazione precaria, fino a data da destinarsi.

Siamo passati dalla Storia di Trani, dalle sue tradizioni, dal suo blasone, dal suo essere prima in tutto, dall’essere un polo culturale e di riferimento per tutta la Puglia, a soggetto buono per alimentare storielle e barzellette, battute che suscitano la gomitata tra sindaci quando s’incontrano. Avevamo dettato legge nel vero senso della parola (gli Stauti Marittimi dicevano proprio questo), ora riferiamo un triste dettato da scuola elementare che racconta storielle ai limiti del ridicolo. Dalla Storia alla storiella…