Garantire a persone con disabilità il loro diritto di futuro e di benessere: questo è l’obiettivo del progetto “Dopo di noi”. Sul sito Internet del Comune di Trani, nella sezione Avvisi, è stato pubblicato l’avviso pubblico per la co-programmazione di interventi da programmare in favore dei soggetti destinatari della legge 112/2016 (scadenza il prossimo 13 ottobre).

L’avviso persegue la finalità generale di incentivare e promuovere la realizzazione di progetti di vita per l’autonomia e la maggiore qualità della vita delle persone con disabilità senza supporto familiare (Dopo di noi) sul territorio tranese, attraverso un percorso di co-programmazione che coinvolga gli Enti del Terzo Settore. L’Amministrazione intende dunque ricorrere all’istituto della co-programmazione, con un processo partecipativo e trasparente, acquisendo manifestazioni di interesse di soggetti ritenuti qualificati e idonei con cui definire, a livello comunale, una programmazione di interventi sul Dopo di noi, in coerenza con il piano operativo regionale, partendo da una attenta lettura del fabbisogno del territorio.

La manifestazione di interesse deve essere inviata entro le ore 12 di mercoledì 13 ottobre utilizzando la modulistica presente nell’avviso. La manifestazione di interesse dovrà essere indirizzata al Comune di Trani I Area Affari Generali – Servizi alle Persone, e inviata all’indirizzo di posta elettronica [email protected] indicando nell’oggetto “Manifestazione di interesse alla partecipazione del procedura di co-programmazione sul Dopo di noi”. Saranno rigettate le manifestazioni di interesse pervenute oltre il termine perentorio su indicato.

“Si tratta di una sfida importante – dichiara il sindaco Amedeo Bottaro – ma le sfide non ci hanno mai fatto paura, al contrario abbiamo dimostrato nel recente passato di saperle raccogliere e soprattutto di saperle vincere con il fondamentale apporto del più che qualificato mondo del terzo settore cittadino”.

Il progetto prevede l’istituzione di una realtà residenziale diversa da quella classica in struttura, ma al tempo stesso complementare all’interno delle quali persone adulte con differenti disabilità troveranno una famiglia diversa, ma non sconosciuta, dopo la perdita dei loro genitori.

«Vogliamo garantire a tutti coloro che vivono in condizioni di fragilità – spiega il vicesindaco con delega alle politiche attive per la diversabilità, Fabrizio Ferrante- un nucleo familiare successivo a quello di provenienza. Assicurare un futuro dal punto di vista economico è fondamentale ma non basta. La carezza della sera è importante anche e soprattutto dopo l’esistenza dei genitori. Il tavolo di co-progettazione che stiamo mettendo in campo è finalizzato alla realizzazione di ogni iniziativa per consentire alle persone con disabilità e alle famiglie di guardare al futuro con animo sereno e non più preoccupato». Tra queste ci sarà il co-housing su base volontaria e permetterà a tutti coloro che lo desiderano di vivere insieme, costruendo percorsi formativi e occupazionali validi a rafforzare la percezione di appartenere ad una comunità e a sviluppare legami relazionali significativi”.

Il Comune, supportato dalla Asl territoriale, e le Istituzioni interpreteranno un ruolo di garante nel rispetto della piena inclusione e partecipazione alla vita sociale delle persone più fragili.

“In questi anni abbiamo parlato tanto di disabilità – conclude Ferrante – e questa Amministrazione ha sempre messo in campo iniziative serie e concrete. Ora è il momento di fare il salto di qualità che tutti ci chiedono. Abbiamo raccolto le esigenze di tante famiglie di ipotizzare un futuro per i loro cari. Esiste un “durante noi” ma è il momento di pensare, con serenità, ad un “Dopo di noi”.