«Tralascio le ormai ricorrenti offese personali di un assessore che non ha né modi né educazione ed entro nel merito della querelle. La veemenza e il livore della replica dell’assessore Zitoli al mio intervento sui finanziamenti alle scuole manifesta una malcelata difficoltà dell’Amministrazione a portare a buon fine l’esito dei finanziamenti annunciati». E’ quanto si legge nella controreplica a firma dell’ex consigliera comunale Maria Grazia Cinquepalmi.

«Mi sono semplicemente limitata a riportare il contenuto dell’allegato alla Delibera di Consiglio Comunale n. 53 del 16/7/2021 con cui è stato approvato il programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2021 – 2022. L’assessore Zitoli afferma che le somme sono state ottenute dal Comune e spese.

L’amministrazione ha pubblicato un prospetto da cui risulta che le “forniture urgenti per adattamento funzionale degli spazi didattici – emergenza Covid” dell’importo di euro 310.000,00 non vengono riproposte e avviate per l’annualità 2021/2022.

Questo vuol dire che le somme messe a disposizione del Ministero non sono state utilizzate dall’amministrazione per quelle attività (“non vengono riproposte”). Ci spieghi l’assessora il contenuto della scheda allegata e pubblicata sull’albo pretorio qualche giorno fa, in chiaro contrasto con quanto da lei affermato. Probabilmente è stato pubblicato un provvedimento errato oppure qualcuno ha dimenticato di compilare la casella “Motivo per il quale l’intervento non è riproposto”.

L’allegato elenca una serie di altre attività cui il comune ha rinunciato: la verifica della vulnerabilità sismica della scuola Bovio e della scuola Beltrani, la gestione del centro polivalente Guastamacchia, le indagini diagnostiche su solai e soffitti degli edifici scolastici, i servizi di ingegneria ed architettura per manutenzione straordinaria alle scuole G. Rocca, alla Beltrani e alla D’Annunzio.

Giacché ci troviamo (e qui la professoressa si indignerà) chiedo: i 12 milioni di euro di finanziamenti proclamati nel 2018 e nel 2019 che fine hanno fatto? Possibilmente una risposta concreta che esuli dall’offesa personale».