Torna La Trani di una volta dopo la pausa estiva. E, grazie alle foto e alle notizie forniteci da Vittoria Catania, nostra lettrice, riprendiamo col profilo di Peppino Capone che dagli anni 60 in poi fu a capo di un ramo molto utile e prezioso per le Amministrazioni tranesi: il cantiere comunale.

Alle 5 del mattino il capo cantiere Peppino era già in giro per la Città: laddove c’era una buca, nell’arco di una mattinata era già coperta. C’erano problemi nelle scuole? Subito un operaio veniva inviato dal nostro Peppino in relazione al guasto o al tipo di riparazione da compiere (non come ora, con tutte quelle chiamate esterne, email, preventivi e burocrazia montante).

Sì dovrebbe tornare al cantiere comunale, come auspicano molti cittadini, con operai specializzati e stipendio, per loro, assicurato. Si risparmierebbe tempo e denaro.
Peppino Capone non ammetteva scuse: in caso di lavori riusciti male, era possibile sentire le sue urla di rimprovero nei confronti degli operai.

Il cantiere comunale si occupava inoltre della realizzazione del presepe in piazza Libertà (vedi foto) ed era davvero uno strumento a disposizione delle necessità dei cittadini. Peppino Capone andò in pensione nel 1996 e morì nell’agosto del 2010. In tanti lo ricordano per la laboriosità, il sorriso buono, il senso del dovere. Altri tempi. Altra Trani.