Quando, con prudenza e pudore dei suoi sentimenti, ho chiesto alla mamma di Samara se potevo aggiornare i nostri lettori sui miglioramenti di Samara, lei mi ha risposto che non c’era nessun problema. Ci aveva mandato un video girato al Bambin Gesù di Roma, dove Samara è ricoverata da svariate settimane, dopo il primo ricovero a Bari, al Papa Giovanni XXIII, dove alla giovane ragazza è stata letteralmente salvata la vita. Quella notte e mattinata di questo inverno sono ancora scolpite nella memoria di tutti noi che conosciamo Samara, dei suoi cari, dei suoi compagni di classe, dei suoi professori, fra cui il sottoscritto ( aveva cominciato a frequentare la scuola Baldassarre nello scorso settembre, nella classe prima, sezione O). Il malore, poi il buio, durato settimane, mesi.

Da quella notte e mattina, dopo il grave episodio che colpisce il suo corpicino, non c’è stato mai un giorno che non abbiamo pensato a lei. Dopo le svariate operazioni, ecco la luce in fondo al tunnel, proprio quando si temeva il peggio. I genitori di Samara non hanno mollato mai, come anche lei stessa. Anche la sua sorella gemella, che frequenta la stessa classe stringe i denti, va avanti con la frequenza a scuola e con i compiti sempre svolti. Si aggrappa anche lei alla routine quotidiana che la distoglie per un po’ dal pensiero rivolto a Samara. Anche per noi professori è lo stesso. Si riuniscono gruppi di preghiera a Trani, organizzando veglie. La mamma di Samara, che meriterebbe un’onorificenza da parte del Sindaco ( pensaci Amedeo), sta con Samara giorno e notte. Eroica.

Poi la settimana scorsa questo video di cui vi parlavo: un fisioterapista aiuta la ragazza a sollevarsi ed a compiere dei movimenti di base. In un altro momento, altre immagini ancor più consolatorie, ritraggono Samara che addenta un panino e mentre la mamma glielo avvicina, lei le prende la mano. Un’immagine che ci ha commosso e regalato nuova speranza. La riabilitazione continua. Forza Samara, ti aspettiamo a scuola!