Di seguito pubblichiamo una nota con la riflessione di un cittadino tranese, Gianni Doria, in merito dell’episodio dell’allontanamento dal bar di un gruppo di ragazzi e ragazze con lo spettro autistico:

«Al responsabile del bar in oggetto che qualche giorno fa ai suoi tavoli ha umiliato un gruppi di ragazzi e ragazze autistici accompagnati dai volontari dell’associazione Con.Te.Sto che hanno denunciato attraverso un loro intervento pubblicato da varie testate giornalistiche ieri mattina. Sono un semplice cittadino tranese ed esprimo la mia più sincera solidarietà ai ragazzi ed alle ragazze autistici che l’altro ieri hanno subito un comportamento discriminatorio presso i tavolini di un bar di Trani. Indignato da questa notizia assurda per il grave comportamento del responsabile del bar, o chi per lui, che reputo come minimo razzista e xenofobo verso dei ragazzi autistici che occupavano da normali clienti che attendevano di consumare un gelato ai tavoli pagando normalmente il conto ed accompagnati dai volontari dell’associazione Con.Te.Sto, che per correttezza verso l’attività non rivela il nome dell’esercizio per scelta nel loro articolo denuncia.

Non si può accettare che in una città come Trani a vocazione turistica si verifichino tali comportamenti non professionali e ineducati verso clienti paganti affetti da grave patologia invalidante anziché rispettarli e dargli dovuta precedenza. É immorale per un esercente al pubblico.. Non è tollerabile il suo comportamento discriminatorio ed umiliante verso giovani clienti autistici.

Come tanta atra gente indignata avrei voluto conoscere il titolare del bar portatore di cotanta arroganza, discriminazione e disprezzo verso questi ragazzi e ragazze e per evitare di fermarsi presso quell’ ignoto bar dove si è consumata la discriminazione da parte del responsabile e/o chi per lui. Avrei voluto il boicottaggio di quella attività. Ma per rispetto della scelta fatta dagli operatori volontari dell’associazione Con.Te.Sto di mantenere l’anonimato sul bar in questione, chiedo anche a nome, se posso permettermi, di tutti i cittadini indignati di questo grave comportamento di fare appello al proprietario o al gestore responsabile dell’anonimo bar che rifletta coscientemente sul suo comportamento discriminatorio e CHIEDA SCUSA PUBBLICAMENTE ai Ragazzi ed alle ragazze, ai loro assistenti volontari dell’associazione Con.Te.Sto, poi a tutti i cittadini tranesi ed a tutti gli esercenti di ristoro di trani umiliati anche loro da questo gestore attraverso mezzo stampa ad altro canali di comunicazione pubblici pur mantenendo l’anonimato. Senza Ma e senza Se, senza giustificazioni e ragioni da contrapporre. Qualsiasi essa fosse la ragione e la giustificazione di tale comportamento raccogliete non è assolutamente giustificabile verso ogni cliente e soprattutto verso persone fragili. È segno di intolleranza, cattiva educazione e non è dignitoso trattare la gente così anche per la sua attività pubblica».