«Alcuni giorni fa il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha denunciato nel corso di un convegno tenutosi presso un Circolo di Bisceglie (al quale da servizi televisivi mi è sembrato vedere presente in prima fila il Sindaco di Trani e l’ill.ma Sottosegretaria di Stato alla Innovazione tecnologica Assuntela Messina già Presidente del PD BAT nell’anno 2014/2015!!) lo stato drammatico del nostro territorio provinciale, dovuto alle infiltrazioni delle mafie nel nostro tessuto economico. “Questo è un territorio in cui si sono allentati tutti i bulloni della legalità, vibra un po’ tutto” è la frase che più mi ha colpito e credo abbia colpito molti altri. Affermare che TUTTI i bulloni della legalità si siano allentati, ritengo non possa che significare che, purtroppo, anche le pubbliche amministrazioni non sono esenti dallo scricchiolio». E’ quanto si legge in una nota a firma del consigliere comunale di Lega Trani, Gianni Di Leo.

«Io non posso che confermare questa percezione di potenziale permeabilità al subdolo accesso nella cosa pubblica. È una percezione, ma tanto basta per non restare indifferenti.
Non vi è dubbio che la Politica (presente ad applaudire) debba fare la sua parte, e che gli amministratori pubblici debbano costituire cassa di risonanza dell’allarme lanciato dal Procuratore della Repubblica. Occorre l’impegno di tutti, cittadini ed amministratori pubblici.
Mi piacerebbe che i Sindaci delle città della nostra provincia, a partire da quello della mia Città, recepiscano il segnale e assumano pubblicamente il preciso impegno di aumentare il controllo sulle dinamiche amministrative più a rischio, che si impegnino al rispetto delle procedure e dei regolamenti spesso disattesi, nonché alla maggiore trasparenza. Mi piacerebbe che venga istituito un tavolo di confronto sui temi della legalità in modo permanente presso la Prefettura, dove mi risulta che l’amministrazione comunale tranese non brilli per partecipazione.

Segnalo, peraltro, che alla stessa, lo scrivente si è più volte rivolto ottenendo rassicurazioni verbali in qualche caso e silenzi in altre. Insomma, mi piacerebbe che nei confronti del problema delle mafie nella nostra economia non si attui la politica dello struzzo, infilando la testa sotto la sabbia immaginando che il pericolo non esista, o, peggio, si evitino tacite e silenti attrazioni. Sindaco, faccia sentire la sua voce e dia prova del suo impegno per stringere quei bulloni che si sono allentati , solo così oltretutto darebbe senso a quella delega assessorile che Lei ha espressamente assegnato ad una donna , peraltro avvocato ,con quali iniziative e risultati sino ad ora ottenuti sconosciuti ai più.
Ad esempio anche dopo l’episodio della interdittiva antimafia riguardante un’impresa che stava eseguendo i lavori del Parco delle Tufare il sottoscritto ha segnalato al Sindaco, all’Assessore alla legalità ed al Segretario Generale che in data 18 maggio è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Arma dei Carabinieri ed Anac.

Posto che la mia nota del 27 maggio è rimasta senza riscontro mi chiedo cosa è stato fatto per tale suggerimento che potrebbe risultare particolarmente proficuo considerata la presenza a Trani del Comando Prov.le dell’Arma??».