Ha risposto per circa tre ore alle domande del gip di Potenza il tenente colonnello dei carabinieri Angelo Colacicco, ex comandante dei carabinieri del Noe di Bari, agli arresti domiciliari dal 18 marzo scorso con le accuse di depistaggio e calunnia. Il militare, assistito dall’avvocato Francesco Ruggiero, si è sottoposto oggi ad interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice Antonello Amodeo. A quanto si apprende da fonti della difesa, ha fornito la sua versione dei fatti rispondendo punto per punto alle contestazioni mosse dai magistrati potentini.

Le due accuse riguardano aver depistato i pm salentini che indagavano sui colleghi di Trani, l’ex gip Michele Nardi e l’ex pm Antonio Savasta (entrambi arrestati e condannati per fatti di corruzione), rendendo “dichiarazioni false e reticenti”; e aver calunniato la pm di Lecce, Roberta Licci, incolpandola “falsamente di averlo intimidito e minacciato durante l’esame testimoniale”. Al termine dell’interrogatorio il difensore non ha fatto istanza di revoca della misura cautelare, riservandosi di presentare ricorso al Tribunale del Riesame.