Erano decenni che non scrivevo qualcosa di buono su di un consigliere regionale tranese. Da una parte perché si contano, ahimè, sulle dita di una mano, gli eletti tranesi, un po’ perché le performance passate non ci hanno effettivamente soddisfatto. Una volta tanto che si può provare ad avere credibilità e rappresentatività, in Regione, un tranese che osserva e che scrive di politica, non può non sentirsi incoraggiato dall’esordio di Debora Ciliento, eletta nel Partito Democratico, ma capace d’intercettare un consenso trasversale.

L’esperienza pregressa, anche con buoni risultati, come assessore ai Servizi sociali è servita senz’altro da rodaggio, studio della macchina politica e palestra.

Ora ha portato avanti questa proposta per avviare un polo industriale a Trani: vasto programma, non c’è dubbio, ma finalmente una visione sul futuro di questa città, un’operazione che possa portare occupazione e risveglio dell’economia. Finalmente non un “piccolo cabotaggio”, con visione corta da sopravvivenza, troppo spesso vista come unica strategia valida per i nostri politici, ma un piano in prospettiva che, a cascata, possa rilanciare altri settori.

Ci risulta che qualcuno le abbia ironicamente ricordato che il suo raggio d’azione fosse il sociale, ma non credete che un impulso all’economia per un polo industriale, possa far ricavare risorse anche per quello ed altri rami? Guardo all’esempio di Molfetta che in pochi anni ha lanciato un progetto del genere ed attirato investitori e fatto scaturire posti di lavoro.

Anche se Trani manterrà la sua principale vocazione, quella di città d’arte di assoluto richiamo (per essere città turistica ci vuole ben altro che per ora non arriverà – ne ho parlato diffusamente in altri articoli, non mi dilungherò oltre) è giusto che un rappresentante eletto in Regione pianifichi un tale percorso di cui, al netto delle tante chiacchiere, abbiamo bisogno come il pane.

Parallelamente chiedo però inoltre a Debora Ciliento, a nome di tutta la comunità tranese, di elaborare una proposta alternativa per un rilancio, seppur minimo, del servizio sanitario cittadino. Un diritto che i tranesi hanno il dovere di reclamare con forza , senza arrendersi e senza farsi fiaccare dai “niet” finora incassati, subiti, senza battere ciglio.

Anche l’idea di un punto ed un momento d’incontro fissi con tutti i cittadini, mi sembra un buon modo da parte della Ciliento, per tenere vivo il rapporto con le istituzioni, accogliendo necessità e suggerimenti. L’inizio è buono. Ora bisogna procedere spediti perché Trani in Regione ha diverse “partite” da recuperare. Sia guardando dalle rappresentanze di Destra, che da quelle, più recenti, di Sinistra.