«Avevamo sollevato il problema della mancata indicazione sul sito AMIU TRANI dei siti di smaltimento dei rifiuti della città di Trani. AMIU non ha mai risposto alle nostre missive ma eravamo riusciti a rilevare da un sito web della regione Puglia che l’organico di Trani arrivava nel foggiano (ECODAUNIA s.r.l.) e ci eravamo posti il problema, oltre che del danno ambientale, del costo del trasporto dei rifiuti assolutamente ingiustificato considerato che dall’organico si produce compost da utilizzare nell’agricoltura. Per tale motivo avevamo anche chiesto ad AMIU e Comune di Trani se il trasporto fosse a spese del nostro ente o meno, considerato che i rifiuti organici costituiscono una risorsa per l’impianto che li trasforma. Ora finalmente abbiamo la risposta da un comunicato sulla stampa locale: nel 2021 il costo del trasporto di una parte dell’organico dei rifiuti in un impianto fuori regione avverrà a spese dell’impianto di destinazione». Scrive così, in una nota, il Comitato Trani No alla Raccolta Porta a Porta.

«La notizia è apparsa subito clamorosa. A nostro avviso, invece, la notizia è scandalosa considerato che l’amministrazione Bottaro e l’AMIU per sei anni hanno provveduto al pagamento del costo del trasporto dei rifiuti negli impianti di compostaggio che ne hanno tratto utilità. E’ venuto fuori quello che il Comitato presumeva e non poteva provare.

Sarebbe interessante ora conoscere quanto è costato il trasporto dell’organico fuori sede in questi sei anni e quanto ha inciso sulle tasche dei cittadini.

Inoltre, sarebbe anche interessante conoscere il costo del trasporto delle altre tipologie di rifiuti che da Trani arrivano addirittura a Balvano e Pisticci e quanto incide sulle spese di gestione dei rifiuti.

Ce ne è abbastanza per comprendere che, allo stato, alcuni costi del servizio sono stati e sono ingenti e superflui.

Ma il punctum dolens sta nel fatto che nelle delibere del consiglio comunale, relative all’iter dello sciagurato porta a porta, era prevista la realizzazione di un impianto di compostaggio cui non è stato dato seguito rendendo praticamente una farsa la strategia rifiuti di zero poiché il ciclo dei rifiuti non si completa nel territorio».