È una storia strana ed intricata quella degli ausiliari del traffico di Trani, in attesa da tempo di una ri-definizione del proprio ruolo, dopo anni in cui si sono sicuramente distinti per impegno, abnegazione ed attaccamento al proprio dovere e alla “causa” tranese, per quel che riguarda la difficile gestione dei parcheggi e dell’ “ordine”, nel senso dell’osservanza per il rispetto delle regole da parte degli automobilisti.

A fronte delle svariate stabilizzazioni di altre categorie di lavoratori, loro, gli ausiliari del traffico, sono rimasti immeritatamente “appesi” nella dimensione della precarietà e dell’incertezza.

Sollevo dunque la questione, alla cortese attenzione, come si scrive nelle lettere ufficiali – perché tale vuole essere questo articolo – all’attenzione dell’Amministrazione comunale e dell’ente Amet in particolare, a cui questi lavoratori sono legati.

A partire dal 2011, con scadenza della concessione della sosta prevista per il prossimo 31 dicembre 2020, sale l’acqua alla gola dei precari ausiliari del traffico, come in quei film in cui il prigioniero torturato vede salire l’acqua senza poter fare nulla.

Inoltre la scadenza del noleggio dei parcometri è pure prevista per il prossimo 31/12/2020. Un governo che si professa di centro – sinistra, ma lo avrei scritto anche se ci fosse stata la destra al governo, per un fatto di solidarietà umana, ha il dovere, come ente comunale che dovrebbe mostrare una certa sensibilità, di chiarire una volta per tutte la posizione di un gruppo di nostri concittadini che hanno fino ad ora lavorato con profitto ed efficacia.

Parliamo di dieci ausiliari assunti dopo selezione pubblica (che equivale ad un concorso, ma nelle municipalizzate si chiamano “selezioni”), ancora part time dopo 10 anni.
Da fonti di Palazzo, ma anche fa dichiarazioni non troppo velate rilasciate in passato, sappiamo che è volontà dell’amministrazione di esternalizzare il servizio in questione, nonostante con i parcometri gli incassi siano letteralmente volati alle stelle, tenendo conto anche della situazione COVID. Tanto per fare un esempio, ci risulta che nel solo mese di agosto 2020, Amet abbia incassato 100mila euro, il dato più alto in assoluto, rispetto alle altre mensilità.

Ci permettiamo un suggerimento, intanto: siccome parliamo di dipendenti di una municipalizzata, la normativa prevederebbe la possibilità di trasferire i dipendenti in un’altra municipalizzata per la quale il socio unico è sempre lo stesso. Quindi, ad oggi, visto che per l’emergenza in corso è stato rinviato il concorso per l’assunzione di nuovi unità presso Amiu, perché non si trasferiscono in questo ente i dipendenti che servono anziché lasciarli allo sbaraglio ed eventualmente in mano ad un privato, che non sappiamo se sia in grado di garantirne la riconferma? Anche a fronte dell’avvio della Raccolta differenziata, che abbisogna di sempre maggior personale (vedi istituzione nuove isole ecologiche che il sottoscritto, l’opinione pubblica e la cittadinanza tutta sta chiedendo a viva voce). Inoltre sappiamo che che si continua ad assumere personale dal settore interinale…mentre i nostri ausiliari del traffico hanno vinto un concorso o selezione ufficiale, come la chiama il linguaggio burocratico.

Sicuramente l’amministrazione procederà con una proroga di gestione all’Amet per la gestione dei parcheggi, ma sempre nelle more di una gara pubblica per l’affidamento definitivo (vogliono inglobare il parcheggio della stazione ed il progetto dell’area ex Angelini). Ma dieci lavoratori con le proprie famiglie non possono rimanere appesi ad un filo tanto esiguo a fronte di progetti e nuovi iter che rischiano di mostrare un sentimento odioso che contribuisce ad allontanare i cittadini dalle Istituzioni: l’indifferenza.
Questi lavoratori di Amet sono tra i pochi ad essere stati assunti (a tempo indeterminato e non per gli anni della concessione della sosta) dopo il superamento di una selezione pubblica…e dovrebbero essere gli unici ad andar via? Perché non ricollocarli tramite concorsi interni, visto che in Amet il CDA sta avviando la riorganizzazione aziendale?
Perché non far progredire nell’azienda stessa i dipendenti attraverso concorsi interni?
Perchè hanno organizzato i concorsi al Comune per i vigili urbani, tanto per citare un esempio e non hanno riservato né un punteggio aggiuntivo (per chi come gli ausiliari svolge questa mansione ormai ha 10 anni) e né una riserva di posti?

Sono questioni vitali per gli interessati e le loro famiglie, ma anche nodi fondamentali ” di principio”, che l’opinione pubblica desidera vengano sciolti, per vedere garantito il diritto ed il rispetto verso i cittadini.