«Da adesso vale…. Sono stato appena nominato Vice sindaco con deleghe ai lavori pubblici e disabilità. Ho riflettuto molto in questi giorni su cosa fosse giusto fare. Più di 1000 persone hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale, segno indiscutibile di consenso e apprezzamento da parte di molti cittadini. Una cosa mi ha colpito: mi hanno scritto diverse persone che dicevano di avermi votato, pur non conoscendomi personalmente, per i progetti sull’inclusione e per le battaglie che ogni giorno faccio insieme a tanti genitori come me». Scrive così, in una nota, Fabrizio Ferrante.
«E allora mi sono subito fatto una domanda: quei voti devono essere solo messi nella bacheca politica o possono servire realmente a qualcosa? A fine mandato cosa dirò a queste persone? Che non ci ho nemmeno provato pur avendone avuto la possibilità??
E ai ragazzi speciali che ho cercato di rappresentare nel corso del mio ultimo mandato che devo raccontare? Che ho pensato prima a calcoli politici che a loro? A che serve fare politica???…a posizionarsi? A fare prove muscolari tra il ceto politico? A compiacersi dei numeri?
Nella mia professione quando mi firmano un mandato vuol dire che ripongono fiducia in me…credo sia lo stesso per chi ti vota…ripone fiducia in te affinché tu possa fare qualcosa e quando fare quel qualcosa significa tentare di migliorare la vita di chi è più fragile e allora quello è un mandato che va accettato e portato a termine.
Ringrazio il Sindaco per avermi aiutato a chiudere questo cerchio conferendomi, oltre alle classiche deleghe “ di peso”, anche la delega sulla diversabilità attraverso cui cercare di iniziare un percorso difficile, complicato, ma non impossibile la cui realizzazione non dipende unicamente dell’impegno istituzionale dell’amministratore di turno, ma dalla reale partecipazione di tutte le forze sane ed attive della nostra comunità.
Fare politica significa assumere responsabilità… l’ho sempre fatto e non smetterò certamente oggi. Per me comincia una nuova avventura, conscio del supporto e dell’amore della mia famiglia, spero di esserne all’altezza».