Stavano suonando in un locale situato in via Bari, a Trani, quando ad un certo punto attorno alle ore 12 è intervenuta la Polizia Locale per bloccare l’esibizione. E’ accaduto nella mattinata di ieri. La denuncia di quanto avvenuto è partita sui social proprio da uno dei musicisti, Marco Campanale:

«[…] Sono arrivate ben 2 pattuglie della polizia municipale, spero almeno chiamate da qualcuno […] Dopo che il live si era concluso e dopo, a quanto pare, aver solo notificato un qualcosa che non si sa se arriverà o meno al gestore del bar, una vigilassa con fare da gestapo, indicandoci dice ai colleghi di verbalizzare anche noi perché mentre suonavamo non portavamo la mascherina. Ora, la foto è eloquente, mi spiegate il senso di doverci mettere delle mascherine dato che già di nostro eravamo a distanza fra di noi e dal pubblico? (oltre che sassofonista e cantante con mascherina me li vedo bene a suonare..).
Tra l’altro faccio notare come un vigile non portava la mascherina mentre era intento a farci foto o video, forse gli piacevamo. La mia critica va al fatto che io frequento giornalmente i luoghi di incontro e i locali del nostro lungomare e porto e mai una volta, prima e dopo questo fatidico decreto del 17 agosto, qualcuno si è permesso di disturbare gestori di locali o gente per le mascherine.. ancora peggio nelle discoteche ovviamente.. Bloccare un’iniziativa così in un quartiere morto (dove abito) di Trani penso sia solamente da vigliacchi andando a caccia del pesce piccolo lasciando in pace quello grosso». Questa la denuncia del ragazzo.
La storia è diventata subito virale, condivisa da amici, musicisti, ed in generale tutti coloro che si sono schierati al fianco dei giovani ragazzi protagonisti, loro malgrado, della vicenda. Anche la nota pagina di Facebook “Abolizione del suffragio universale” seguita da oltre 500 mila persone, ha condiviso partendo dalla polemica sollevata da un altro membro della band:
«Pubblichiamo questa testimonianza di Luca Giannotti, un ragazzo che studia presso il Conservatorio di Bari e che descrive bene, in questa sua piccola esperienza, la totale follia e ingiustizia di questo Paese: “Non sapete quanto mi pesa dover reagire in questa maniera, di questo genere di post ne ho avrò visti almeno un centinaio e sinceramente cominciavano a non suscitarmi neanche più sdegno. Semplicemente, per puro caso, questa volta in foto ci siamo io e i miei amici, ma di fatto poteva esserci chiunque: queste due foto sono state scattate nella stessa città (Trani) a distanza di poche ore. Nella prima foto, un noto politico in un noto lido, centro della movida tranese, mentre nella seconda un gruppo di ventenni che suonava in un bar di pochi metri quadri in periferia. Uno dei due è stato notificato dai vigili perché non indossava la mascherina. Chi indovina vince la batteria di pentole direttamente a casa sua”».