Home Attualità Mercato serale, Landriscina: «Idea condivisa dallo stesso assessore che l’ha bocciata»

Mercato serale, Landriscina: «Idea condivisa dallo stesso assessore che l’ha bocciata»

La nota del direttore della Confesercenti Bat: «Non permetto a nessuno di strumentalizzarmi»

Il direttore della Confesercenti Bat Mario Landriscina torna a parlare di mercato serale a Trani dopo lo stop da parte dell’amministrazione comunale, Assessorato alle attività produttive, e alcuni commenti da parte delle associazioni di categoria.

«Non pensavo di sollevare tutto questo polverone – dichiara Landriscina – evidentemente c’è qualcuno che soffre di complessi di inferiorità nei nostri confronti e ha preso la palla al balzo per bloccare una iniziativa che era a vantaggio degli Ambulanti. Io diffiderei di questi soggetti che dicono di parlare a nome degli operatori e poi li troviamo a difendere opposizioni preconcette. Eppure qualcuno di loro i mercati serali in altre città lì ha promossi, programmati e realizzati.

A Trani invece sono stati promossi dalla sezione degli Ambulanti della confesercenti e condivisi dallo stesso assessore che li ha bocciati. Voglio precisare che non permetto a nessuno di strumentalizzarmi politicamente. Inoltre vorrei capire le motivazioni che hanno spinto l’assessora a bocciare i mercati serali, visto che era molto disponibile, e a non spiegarne nemmeno le motivazioni. Mi dispiace anche che la assessora non abbia interrotto chi all’ultimo tavolo di lavoro parlava di politica, alludendo alla mia persona, e non di problemi sindacali.

Come confesercenti BAT chiederò al sindaco e all’assessore marina Nenna, spiegazioni e di far svolgere almeno un mercato serale nella prima metà di agosto per venire incontro alle esigenze dei consumatori e degli ambulanti che sono rimasti fermi per tanto tempo.
C’è anche la questione legata all’apertura del mercatino delle pulci. Gli operatori sono arrabbiati perché ad oggi non è stato fatto nulla, anche se l’assessora afferma il contrario.
Con lei avevamo deciso di inserirlo nel programma, “Trani t’incanta” e nel frattempo lavorare per farlo rientrare nel Piano strategico del commercio e consentire, così, ai circa 60 operatori di lavorare in regola».

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