«Noi detenuti del carcere di Trani, non abbiamo parole per esprimere il sentimento di dolore per la morte dei tre ragazzi. Quel mercoledì mattina alla prima luce dell’alba quando, ancora assonnati, lo sgomento oscurò i nostri cuori. Qui dentro, dove la tristezza è la normalità, mai avremmo voluto ricevere una funesta notizia di tre giovani vite spezzate. Il nostro pensiero fu subito rivolto alle loro famiglie, ai loro genitori». E’ quanto si legge in una nota redatta dai detenuti del Carcere di Trani e resa nota dall’Arcidiocesi.
«Non sapevamo ancora che il papà di uno di loro era qui insieme a noi; questo papà non sapeva che una delle vittime era suo figlio. Purtroppo, la tragica notizia non tardò nel raggiungerlo; nello stesso istante abbiamo visto quel papà annullarsi psicologicamente e fisicamente: il dolore, gli strazi del cuore, abbiamo immaginato la stessa scena dei genitori degli altri due ragazzi.
Tanti di noi sono papà e tutti ci siamo sentiti genitori, papà, mamme, fratelli, sorelle, nonni, sì perché in tanti siamo anche nonni. Questo ci ha portato a stringerci ancora di più a quel papà vicino e alle famiglie dei tre ragazzi. Per questo vogliamo dire ai loro coetanei: ragazzi, state attenti, perché a quell’età ci si sente forti, non si fa attenzione; si è imprudenti, ma poi il dolore è grande di fronte a simili tragedie.
Esprimiamo il nostro sentimento di vicinanza alle famiglie di Pasquale, di Gianni e di Michele. Infine, il nostro ringraziamento va al Comandante, al Direttore, a tutti gli operatori e alla Polizia Penitenziaria del carcere di trani, che si sono stretti intorno al dolore del papà di Pasquale, assicurandogli tutto il conforto necessario. Da noi detenuti, un solo grido: CIAO RAGAZZI. SARETE SEMPRE NEI NOSTRI CUORI».