«Pare che il calcio a Trani stia per svoltare seriamente. Mi fa molto piacere. Dal prossimo anno lo stadio potrebbe tornare a riempirsi. Stadio che per noi tranesi è sempre stato il “Comunale”. Non credo che mai nessuno abbia pensato a un altro nome per il nostro “campo del pallone”. Ma perché no? Perché non accompagnare l’imminente svolta del calcio tranese con questa novità?». Interviene così, in una nota, il giornalista tranese Antonio Procacci.

«Un nome per il nostro stadio. Vorrei a tal proposito lanciare una proposta: intitolare lo stadio comunale a Biagio Fanelli. Sì, a un giornalista, il decano dei giornalisti tranesi, scomparso un anno e mezzo fa. Biagio Fanelli è stata la memoria storica del calcio tranese. Un trait d’union delle varie epoche, dalle più luminose a quelle da dimenticare. E poi credo non ci sia in Italia uno stadio intitolato a un giornalista. Ma perché no? I giornalisti, con le loro cronache, in radio, in tv, sulla carta stampata, ora su internet e sui social, rappresentano un elemento essenziale del mondo del calcio.

La memoria di Biagio Fanelli lo meriterebbe, penso che sarebbe anche un bel riconoscimento per l’intera professione giornalistica e penso che sarebbe un ulteriore segnale di svolta per il calcio tranese dare un nome al Comunale (che a mio avviso, per inciso, andrebbe ricostruito altrove, ma questa è un’altra storia e non è il caso di parlarne ora). A me, poi, farebbe immensamente piacere perché Biagio è stato tra i primissimi a credere in me. Mi piacerebbe conoscere il parere di colleghi tranesi che hanno fatto altrettanto la storia giornalistica di Trani nel mondo del calcio, come Mario Schiralli, Franco Caffarella, Franco Caputo e poi Nico Aurora, Lucia de Mari, Mimmo Magnifico, naturalmente anche Biagio Fanelli jr, che spero dia peraltro un seguito ai libri del papà. Vabbè, io l’ho lanciata lì, ci sarebbe il giusto tempo per farlo entro l’inizio del prossimo campionato».