Home Economia Turismo e lavoro, i sindacati: «Quale rilancio futuro per Trani?»

Turismo e lavoro, i sindacati: «Quale rilancio futuro per Trani?»

La nota a firma di Vito De Mario (CGIL), Luigi De Ceglie (CISL), e Vincenzo Posa (UIL)

«Il rilancio della nostra provincia e quello di Trani potrà avvenire attraverso l’impulso di alcuni settori trainanti quali, l’agricoltura, turismo, commercio e manifatturiero accomunati da una caratteristica, quella delle dimensioni artigianali che, seppure di piccole entità e di media grandezza generano un indotto occupazionale importante in grado di produrre ricchezza e stabilità socio-economica». E’ quanto si legge in una nota di Vito De Mario (CGIL), Luigi De Ceglie (CISL), e Vincenzo Posa (UIL).

«La pandemia da coronavirus ha prodotto situazioni devastanti sotto il profilo umano ed economico-finanziario generando una crisi dalle tante sfaccettature che ha determinato il blocco delle attività in tutto il Paese. La situazione è preoccupante e bisogna agire con forza e determinazione pur sapendo che occorrerà affrontare mesi di grandi disagi e consci che la ripresa sarà molto problematica , per questo è necessario e indispensabile l’aiuto ed il supporto “vero e immediato” dello Stato, del sistema bancario e delle Amministrazioni pubbliche comprese quelle comunali.

Avremo la possibilità di rilanciare l’economia e creare certezze future se il governo darà concretezza e celerità agli interventi contenuti nei vari DPCM sburocratizzando, e semplificando le procedure che assillano e soffocano il mondo delle imprese, soprattutto quelle che hanno subito sin dall’inizio il blocco delle attività, che si dibattono tra enormi difficoltà per mancanza di liquidità e che, a partire dalle più piccole rischiano la chiusura definitiva. Uno scenario molto preoccupante a cui non bastano o servono a poco le dilazioni di imposte, contributi, fitti, fornitori ecc ecc, perché comunque alle scadenze programmate i pagamenti dovranno essere effettuati. Per cui in questa situazione di stallo e di mancati guadagni  servono scelte sostanziali e coraggiose finalizzate ad interventi urgenti alcuni dei quali “necessariamente a fondo perduto” proprio perché siamo convinti che la ripresa  sarà lenta e molte attività non avranno la forza di andare avanti.

Questioni ripetute da mesi ai vari tavoli istituzionali ma che ancora oggi registrano pesanti ritardi che generano fibrillazioni determinando tensioni preoccupanti che rischiano di incrinare la coesione sociale. Cgil, Cisl e Uil di Trani sono convinte che in momenti delicatissimi come gli attuali occorrerebbe dare  un esempio di grande concretezza e maturità politica, di solidarietà sociale e di partecipazione fra tutti i soggetti della società civile per trovare le soluzioni migliori e percorribili per il rilancio delle attività produttive  e soprattutto “in sicurezza”. Purtroppo in questo momento di grandi difficoltà non abbiamo riscontrato la sensibilità dell’Amministrazione comunale tranese nel concedere alle OO.SS. cittadine il confronto dalle stesse richiesto per tener fede, tra l’altro, al Protocollo d’Intesa per le corrette relazioni sindacali sottoscritto fra l’Amministrazione comunale e le parti sociali.

Abbiamo sempre creduto in un confronto costruttivo sulle strategie di rilancio della città, ma evidentemente il binomio “partecipazione e confronto” non rientra tra le prerogative di questa Amministrazione che in barba alla concertazione predilige la navigazione solitaria».

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