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Sottopasso di via de Robertis: sarà realizzato o verrà rimandando ancora una volta?

Se lo domanda Alessandro Moscatelli, presidente del comitato dello stesso sottopasso

Sottopasso pedonale e carrabile tra via de Robertis e via Togliatti: sarà realizzato, o verrà rimandando ancora una volta? Se lo domanda Alessandro Moscatelli, presidente del comitato che di quel progettato sottopasso porta il nome: “Ci eravamo lasciati con la trionfale sottoscrizione da parte del sindaco di una nuova appendice della convenzione tra Comune di Trani ed Rfi circa la realizzazione del sottopasso pedonale e carrabile (ad un solo senso di marcia) a cura e spese delle ferrovie, compresa la realizzazione dei sottoservizi, e avevamo plaudito all’iniziativa”. Ma adesso sorgono alcune perplessità.

Dalla lettura del Documento Unico di Programmazione 2020/2022 che sarà oggetto di approvazione nel consiglio comunale del 6/8 maggio, nonché dello schema del programma triennale dei lavori pubblici 20/22 e dell’elenco annuale 2020 adottati dalla Giunta con delibera n.54 del 12 marzo scorso, il Comune di Trani, ha a disposizione “il residuo importo di euro 1.420.000,00 relativo al prestito erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti per la realizzazione dei sottoservizi preliminari all’opera del sottovia veicolare e pedonale; nello schema – spiega Moscatelli – del programma triennale dei lavori pubblici è previsto che il detto importo venga destinato a “opere complementari e contributo per il superamento del passaggio a livello di via De Robertis e sistemazione aree a ridosso della stazione Rfi” già nell’anno corrente: l’importo vincolato, quindi, viene destinato ad opere diverse in mancanza della contestualità dell’esecuzione dell’opera principale per la quale era stato erogato”.

Per Moscatelli “in pratica spendiamo i soldini per il contorno dell’opera principale senza essere sicuri che quest’ultima venga realizzata atteso che allo stato risulta solo la sottoscrizione di una convenzione e non la redazione di un progetto esecutivo approvato o l’apertura di un cantiere che, stando alle interviste rilasciate dai dirigenti di Rfi, in occasione della sottoscrizione dell’appendice, non arriveranno prima dell’estate del 2021”.

Le perplessità del comitato  aumentano “se si legge il Dup 2020/2022 nella parte relativa al sottopasso nella quale è scritto che “le opere a farsi saranno valutate in ragione della loro fattibilità economica, della loro efficacia rispetto alle esigenze di mobilità urbana e della loro incisività nel riqualificare aree attualmente marginali, attraverso le quali creare servizi a scala di quartiere e di città. Si procederà allo studio dell’impatto sulla mobilità urbana causato dalla chiusura del passaggio a livello e delle soluzioni attese in caso di realizzazione del sottopasso ad unica corsia di marcia”. Dove sono finite tutte le certezze manifestate all’atto della stipula dell’appendice? Gli atti amministrativi di cui innanzi riportano indietro di venti anni la problematica del sottovia carrabile e pedonale”.

Moscatelli si rivolge ai consiglieri comunali “affinché chiedano chiarezza”.

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