In risposta alle richieste di riattivare i ricoveri preso il Presidio Territoriale di Trani avanzate in queste ore, la Direzione Generale precisa che «allo stato i posti letto messi a disposizione sono individuati in strutture che abbiano requisiti tecnologici, organizzativi e strutturali per la presa in carico dei pazienti Covid-19, nei quali è presente almeno: un reparto di malattie infettive,  una rianimazione con isolamento, pronto soccorso con osservazione breve intensiva e altri posti di isolamento, a pressione negativa, individuati nell’Ospedale di Bisceglie che la Regione ha eletto come spoke per fronteggiare il COVID19, a supporto dell’hub del Policlinico di Bari. Tutto è stato ottenuto, in pochissimo tempo,  con una azione incessante di lavori, assunzioni e riorganizzazione».
«Inoltre occorre evitare rischi di contaminazione tra pazienti in strutture ospedaliere – continua Delle Donne – tanto è vero che negli ospedali sono state adottate misure di contenimento degli accessi ambulatoriali, mentre a Trani, fortunatamente, al momento non è stato necessario perché é struttura deputata esclusivamente a prestazioni ambulatoriali e screening di altissimo livello che devono essere comunque garantite. Pertanto, allo stato nella bat l’eccellente azione di riorganizzazione per fronteggiare il fenomeno del Covid-19 sta funzionando su tutto il territorio provinciale, grazie anche alla assunzione di medici, oss e infermieri dedicati».
«L’ultimo piano del PTA di Trani  – continua il Direttore Generale – è stato da poco attrezzato per garantire l’erogazione delle prestazioni di oncoematologia, che, da un lato, non potevano essere continuate nel vecchio reparto al piano terra, ormai inadeguato e, dall’altro, non possono essere interrotte, nemmeno per effetto del DPCM del 4.3.2020, nonché per consentire l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione (già in corso) dello stesso PTA”. “Le tende non ricevono pazienti e non contengono posti letto, ma servono solo per fare un pre-triage e dividere i percorsi di presa in carico dei pazienti sospetti Covid-19 da quelli ordinari ed evitare rischi di commistione ed interferenza tra pazienti. E’ un percorso che garantisce piena tutela dei pazienti, peraltro adottato in tutta Italia secondo un modello approvato a livello centrale con la Protezione Civile. Ci si rimette, ad ogni buon conto, a tutte le raccomandazioni comportamentali emanate dal Ministero e dalla Regione Puglia per evitare il diffondersi del contagio tra persone. Se queste raccomandazioni non vengono rispettate è relativo parlare di posti letto».
«Ringrazio il consigliere Tomasicchio e l’avvocato Palumbo per i consigli e resto a loro disposizione – conclude Delle Donne – per approfondimenti sulla organizzazione dei servizi».