E’ ancora la questione “discarica” a tenere banco nel dibattito politico: interviene il consigliere comune di Italia in Comune, Anna Maria Barresi, che ricorda che “il sindaco fin dal suo insediamento affrontò la soluzione dei problemi avallando e facendo addirittura proprie le proposte dell’Amministratore Unico di Amiu (periodo 2015-2018). Prima con un progetto da circa € 7 milioni e successivamente con uno da 20 milioni che prevedeva, per bloccare il passaggio del percolato al di fuori della discarica, di effettuare, tra i vari lavori, anche uno scavo in roccia della profondità di circa m. 50 e lungo circa m. 200 da riempire con argilla, in modo da impedire al percolato di scappare via dalla discarica. Il sindaco promise, alla fine della presentazione del progetto da parte dell’Au di Amiu ed alla presenza dell’Organizzatore del Forum cittadino dei Verdi, Michele Di Gregorio, dell’assessore regionale all’ambiente Santorsola e dell’allora presidente della Provincia Bat, Spina, e di circa una trentina di cittadini presenti all’incontro, che nella settimana successiva al forum si sarebbe recato in Regione per l’approvazione del progetto. Entrambi i progetti dovevano essere finanziati dal fondo vincolato della discarica. Non si è saputo più nulla. Però dopo alcune settimane Di Gregorio fu nominato assessore all’ambiente”.

Spiega Barresi che “nel 2015 viene aumentata la Tari di ben il 40% ed il sindaco in una intervista dichiarò: “oggi ho il coraggio di dire ai cittadini che l’anno prossimo questa tassa scenderà, almeno ritornando alle tariffe dell’anno scorso. Lo dico con coraggio, senza che sia partita una raccolta differenziata seria nella città, senza che la Corte dei Conti abbia sciolto i suoi legacci dal Comune di Trani, senza che i debiti si siano estinti. E ne prenderei atto se ciò non dovesse avvenire”.

Invece “la Tari, tra le più alte d’Italia, è rimasta immutata anche per gli anni 2016, 2017, 2018. Soltanto per l’anno 2019 è stata ridotta di un misero 14%, ma sono convinta che dopo le votazioni amministrative la Tari sarà nuovamente aumentata in seguito agli elevati costi gestionali dell’attuale gestione dell’Amiu. Personale assunto tramite agenzie interinali, consulenti a go go e nell’80% non di Trani, aumenti notevoli per costi carburanti, manutenzioni, concorsi rinviati a dopo le elezioni.  Ma evidentemente per il sindaco va tutto bene”.

Conclude Barresi: “Non mi soffermo sull’impianto per la depurazione del percolato sul quale il sindaco prima smentisce, poi afferma che servirà soltanto per la discarica di Trani e poi si ricorda in interviste che servirà anche per altre discariche. Mi chiedo: se la discarica sarà chiusa e tutta impermeabilizzata, produrrà sempre meno percolato. Quindi l’impianto non servirebbe. Ma in una interviste l’assessore Di Gregorio ha affermato che l’impianto di depurazione del percolato è stato dimensionato sulla base del dato annuale più alto degli ultimi trent’anni. Poi leggiamo che Legambiente di Trani propone di fatto di riaprire la discarica. Ultima chicca l’impianto di Biometano proposto dalla società 4R che appare in consiglio comunale e poi scompare prima della discussione, ma sindaco ed assessore all’ambiente sono contrari e si oppongono alla sua realizzazione in modo debole, parere contrario urbanistico, superato da quello della Provincia, che costituisce variante urbanistica. In tutta questa vicenda il consigliere del Pd Nicola Ventura afferma che “l’impianto di biometano non è quel mostro che si dipinge, discutiamone serenamente”.