Dopo una prima tappa nella città di Ostuni (BR), una seconda nella città di Andria (BT), la squadra di “Bimbi e Tecnologie”, progetto targato Città dell’Infanzia, approda nella città di Trani con il programma formativo “Surviv(IN)digital, il 20 novembre alle ore 16.30 presso l’aula Ronchi della Biblioteca.

L’informazione, oggi, è divenuta una risorsa facilmente reperibile proprio grazie alla tecnologia. Tutti gli strumenti a disposizione, se opportunamente impiegati, possono essere un valore aggiunto nei processi di apprendimento e sviluppo della IE (Intelligenza Emotiva). Tuttavia, il gap generazionale tra genitori, nonni e figli/nipoti, l’incapacità di rispondere con “efficienza” ai ritmi quotidiani, la ritrosia nel penetrare, a fondo, nella conoscenza di un universo per molti “oscuro” non fa che provocare danni inconsapevolmente.

«Un genitore inadeguato di fronte alla conoscenza del proprio figlio è un genitore che, nella maggior parte dei casi, corre il rischio di perdere autorevolezza e credibilità agli occhi dello stesso. Il figlio, confinato nella torre d’avorio dei suoi pensieri, non riconoscendo nel genitore qualcuno che possa fornirgli “dottrina”, sentendosi, al contrario, estromesso nel suo stesso mondo, cerca solidarietà e condivisione altrove e, spesso, con esiti infausti (es. fenomeno “Blue whale”, Hikikomori, Cyberbullismo). L’Italia detiene un primato per presenza di analfabeti funzionali (gente che sa leggere ma non capisce quello che legge), questo rende ancor più difficile far combaciare i nostri reali intenti comunicativi con l’elaborazione successiva da parte dell’utente. Una frase banale potrebbe convertirsi in uno tsunami di negatività. E’ come pilotare un aereo senza avere brevetto. Il disastro diviene più che una probabilità. E se il pilota fosse un bambino? Indescrivibile l’effetto impattante. In ogni azione che compiamo dobbiamo essere guidati da una grande alleata: la consapevolezza. “Conoscere” è un primo passo per non “perdere”». (Cittadellinfanzia.it).

Si esploreranno tutte le componenti pediatriche, oculistiche, uditive, psicologiche, comunicative, linguistiche, di marketing e neuromarketing che intervengono nel momento in cui un bambino si approccia alla dimensione 3.0.

«C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti». (Henry Ford)