Il Gup Angela Schiralli ha rinviato a giudizio 14 persone coinvolte nell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Trani”, che ipotizzava l’esistenza di un sistema politico-affaristico atto a imporre assunzioni con logiche clientelari e interferire anche nelle gare pubbliche in città. Altre 4 sono state invece assolte al termine del processo con rito abbreviato, mentre un’altra è stata prosciolta. Tra le persone che finiscono a processo, a partire dal prossimo 27 giugno, c’e’ anche l’ex sindaco Luigi Riserbato, il cui arresto ai domiciliari il 20 dicembre 2014 (insieme ad esponenti di Giunta e Consiglio comunale) determinò la fine anticipata della sua amministrazione di centrodestra. Ma la decisione del Gup riguarda anche le persone coinvolte in un secondo filone d’indagine (noto come “Sistema Trani bis”) che, l’8 giugno 2016, portò all’arresto di un dipendente dell’ufficio Ragioneria. Alla sbarra c’erano, in tutto, 19 persone, delle quali 4 avevano optato per il processo con rito abbreviato.

Oggi, a conclusione dell’udienza preliminare, il Gup ha disposto che finiscano a processo oltre a Riserbato, anche il suo ex vice Giuseppe Di Marzio; gli ex consiglieri comunali di centrodestra, Maurizio Musci e Nicola Damascelli; l’ex amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero, e il funzionario comunale (all’epoca in forze all’ufficio Appalti), Edoardo Savoiardo; l’ex segretario generale Pasquale Mazzone; il referente della Sicurcenter di Palermo (l’azienda che si era aggiudicata in un primo momento l’appalto per la vigilanza degli immobili pubblici ), Nicola Lisi. Ma e’ caduta l’accusa piu’ grave, contestata ancora a 4 imputati, di associazione a delinquere; per Riserbato (per il quale la Procura aveva ritirato gia’ da tempo l’accusa di associazione a delinquere) tra le altre, e’ venuta meno una contestazione di concussione e truffa aggravata. Rimangono in piedi le accuse, contestate a vario titolo, di turbata liberta’ degli incanti nel procedimento di scelta del contraente e di concussione contestate per altri casi. Prosciolta l’agente di polizia locale, Elsa Coppola; assolti gli ex dirigenti comunali Yanko Tedeschi e Claudio Laricchia (che facevano parte della commissione di gara per l’appalto di vigilanza immobili pubblici) e gli altri due referenti della Sicurcenter Francesco Lupo e Massimo Aletta, che avevano optato tutti per il rito abbreviato. Per il secondo filone, si contestava l’esistenza di un “sistema criminoso” che avrebbe gestito la macchina amministrativa, consentendo la proroga dei servizi pubblici ad aziende e la liquidazione di compensi non dovuti grazie a falsificazioni informatiche degli impegni di spesa. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, peculato, concussione, falso materiale e ideologico in atti pubblici, abuso d’ufficio, turbata liberta’ di scelta del contraente e degli incanti. Saranno processati oltre al dipendente finito in manette tre anni fa, Sergio De Feudis, anche Edoardo Savoiardo (quest’ultimo implicato anche nel primo filone) e, ancora, l’ex comandante della polizia locale, Antonio Modugno; gli ex dirigenti del Comune, Luca Francesco Paolo Russo e Domenico Guidotti; l’ex presidente della cooperativa ‘Vigilanza tranese’, Vincenzo Giachetti, e un ex dipendente della coop ‘Un amico per Trani’, Carlo Addamiano. Tra le parti civili gia’ costituite, figura anche il Comune di Trani.