La Federazione sindacale Co.s.p. segnala che nel carcere di Trani circa 250 detenuti di media sicurezza avrebbero attivato da due giorni le procedure di astensione dal vitto come segno di protesta per il cattivo funzionamento delle docce dei reparti.

«Un disagio che si protrae da diversi mesi, precisa il sindacato autonomo, nonostante le numerose sollecitazioni della polizia penitenziaria. A questa situazione si aggiungono i cattivi odori che da giorni provengono dagli scantinati del penitenziario a causa del probabile cattivo deflusso di acque e che generano condizioni di non facile vivibilità. Nel carcere di Trani – scrive il segretario nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli – si associa una condizione di scarsa qualità di vita dei poliziotti penitenziari stremati da turni di 8 ore che nel solo mese di gennaio hanno accumulato oltre 4mila ore di lavoro straordinario, in violazione delle norme contrattuali».

«Il personale – spiega il segretario Mastrulli – è costretto a coprire più postazioni di servizio con un un vigilanza serale di non meno di 100 reclusi per agente. La Federazione sindacale protesta per il grave immobilismo dei vertici regionali dell’amministrazione penitenziaria “da sempre latitante nell’offrire risposte sui diritti contrattuali dei dipendenti, e da sempre contestati dal nostro sindacato”».