Teresa De Vito, Enzo Scaringi, Anna Rossi, Vincenzo Ferreri del Comitato Bene Comune rispondono alle “accuse” rivolte dall’Assessore Michele Di Gregorio: «Riteniamo profondamente ingiuste e offensive le accuse rivolte dall’Assessore Di Gregorio nei nostri riguardi. Noi non abbiamo nei confronti della sua persona alcun tipo di risentimento o addirittura odio (parola piuttosto pesante). Non abbiamo mai offeso nessuno, sia per educazione personale, sia per il rispetto che abbiamo per le istituzioni, ma ci limitiamo a fare una critica politica all’operato dell’ amministrazione di cui fa parte. Una critica dura, è vero, ma basata su fatti reali, documentati e infatti non smentiti nel merito dallo stesso assessore, che preferisce dirottare il discorso su questioni personali».

Proseguono: «Ben più gravi risultano le sue illazioni su presunti “affari alle spalle dei cittadini e a discapito di Amiu” da parte nostra. Risulta incomprensibile capire a cosa si riferisca l’assessore, ma qualsiasi cosa gli sia passata per la mente, gli chiediamo di chiarirla e scusarsi quanto prima con chi ha offeso. Non permettiamo a nessuno di dubitare della onestà personale e correttezza del nostro operato come associazione. Non abbiamo mai chiesto soldi a nessuno; quello che facciamo lo facciamo perché crediamo nell’impegno dei cittadini nella gestione della cosa pubblica; quello che scriviamo, lo scriviamo dopo esserci documentati attentamente. La nostra integrità e la nostra indipendenza intellettuale sono la nostra unica ricchezza, e non permettiamo all’assessore Di Gregorio di metterla in discussione, a meno che porti delle prove del nostro “far affari con i rifiuti».

E concludono: «In caso contrario, poiché non vogliamo andare oltre il civile confronto politico in cui crediamo fermamente, ci limitiamo ad invitare l’assessore a fare pubblica ammenda di un comportamento che risulta offensivo e oltraggioso per la libertà di pensiero di tutti i cittadini».