Troppi episodi di inciviltà nel conferimento rifiuti da parte di alcuni residenti a Trani, dove i problemi legati alla spazzatura e al conferimento esclusivamente negli orari stabiliti da Amiu pare non essere stato ben compreso dai cittadini.

Secondo, infatti, quanto stabilito da Amiu e comunicato ai cittadini mediante apposita campagna di comunicazione, i rifiuti urbani e quelli assimilati devono essere conferiti tra le 18 e le 5 di ogni giorno della settimana, a partire dal pomeriggio della domenica e fino alle 5 del sabato mattina. È vietato il conferimento dalle 18 del sabato pomeriggio alle 5 della domenica mattina. Gli imballaggi cellulosici (carta cartone ed altri) precedentemente ed ordinatamente ridotti di volume, devono essere conferiti tutti i giorni feriali, tra le 11.30 alle 13.30, esclusi quindi domenica e festivi, nelle vicinanze dei contenitori per rifiuti urbani indifferenziati, e nelle zone servite dalla cosiddetta “raccolta differenziata porta a porta”, sul piano stradale all’ingresso del luogo di produzione dell’imballaggio. Ai trasgressori, che imbrattano e sporcano in maniera indecorosa e vergognosa la città sarà comminata una sanzione amministrativa da un minimo di 50 ad un massimo di 300 euro, con possibilità dell’azione penale.

Ma la confusione è ancora molta e la Polizia Municipale ha iniziato a punire i trasgressori con multe salate sino a 250 uro.

È doveroso sottolineare che la pulizia delle città dipende innanzitutto dai comportamenti individuali e dalle buone o cattive abitudini.  Lavastoviglie, frigoriferi e materassi lasciati per le strade; sfalci e resti di palme, sporcizia che giace sull’asfalto da giorni. A nulla servono le numerosissime segnalazioni, a Trani, sia sull’inciviltà dei cittadini che sull’incuria dell’ente pubblico. Neppure rifiuti comuni e ordinari come bottiglie o cartacce, a volte, ma spazzatura anche più voluminosa come veri e propri ingombranti seminati presso panchine, alberi e cespugli.

Tra confusione e incuria un dato è certo, a farne la spese è la città, che spesso rimanda immagini di bruttezza e incuria, cui pare doversi rassegnare.