In vista del Consiglio comunale di venerdì 31 marzo, ieri 29 Marzo alle 10.30, in sala Giunta è stata convocata una conferenza stampa sui provvedimenti finanziari con particolare riferimento alle tariffe Tari 2017. L’esito della conferenza è stata la comunicazione della Tari che aumenterà di 40 euro l’anno per ogni contribuente, un aumento dell’8 per cento. La causa dell’aumento è da imputarsi all’A dei costi di conferimento dei rifiuti solidi urbani, che fanno la spola tra Foggia e Massafra.

Ovviamente il provvedimento non è passato inosservato agli attivisti del Movimento Cinque Stelle che scrivono: « Il Sindaco ha annunciato l’aumento dell’8% sulla TARI che comporterà un aggravio stimato di 40 euro a famiglia. Il tutto senza che ancora sia partito il servizio di raccolta differenziata porta a porta annunciato un anno e mezzo fa, con un servizio di spazzamento strade poco efficiente, un servizio di raccolta che funziona 6 giorni su 7 e nessuna campagna di sensibilizzazione per aumentare le misere percentuali di differenziata. Il Sindaco afferma che non aumentano i costi di AMIU (e ci mancherebbe… A fronte dello scadente servizio offerto i costi dovrebbero diminuire…)».
La nota stampa prosegue: «Il primo cittadino precisa infatti che i maggiori costi sono da imputare al conferimento in discarica. E allora ai tranesi va ricordato che l’aumento della percentuale di differenziata avrebbe permesso un minore conferimento dell’indifferenziata in discarica e quindi minori costi. E proprio su questo punto: il Sindaco di Andria Giorgino ha rinegoziato al ribasso la tariffa di smaltimento a Massafra. Forse il nostro Sindaco, Vice Presidente della Provincia, non parla con il sindaco di Andria, Presidente della Provincia nonché Commissario OGA. Oppure è incapace di rinegoziare, o peggio ancora ignora di poterlo fare. Di contro, la proposta di adottare seriamente la strategia Rifiuti Zero, portata avanti non solo da noi ma anche da tanti cittadini, non viene giudicata degna di nota da questa amministrazione, così come fatto dalla precedente. Proposta peraltro basata su esperienze concrete e collaudate in Italia e nel mondo che, dopo un periodo di rodaggio, portano una riduzione consistente dei costi per i cittadini (più differenzi meno paghi), oltre che ricadute positive per l’ambiente e la salute (evitando il ricorso a discariche ed inceneritori). Strategie innovative, che aprono anche a nuovi scenari occupazionali».

E conclude: «E invece ci tocca il deserto mentale di questa amministrazione. Ci toccano i giochi di potere per poltroncine ed assessorati. In tal senso il Sindaco farebbe meglio a dimettersi prima di vedersi sfiduciato da chi lo applaudiva fino a poco tempo fa, e a lasciar perdere l’amministrazione della cosa pubblica. Due anni di cura stanno diventando più nocivi di quindici anni di malattia».