Raimondo Lima “non le manda a dire” e questa volta segnala un buffet per circa 90 docenti e ricercatori e un pranzo per dieci relatori a margine del convegno “I giovani studiosi e la storia del diritto: itinerari di una ricerca”, che si è tenuto tra il 17 e il 19 novembre scorsi al Polo museale.

Il “simposio” è costato alle casse comunali e non alla Società italiana di storia del diritto con sede a Milano, circa 2mila euro (ovvero 1600 per il buffet e 400 per il pranzo).

La denuncia di Raimondo Lima, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, è molto sottile e sottolinea come lo sfarzo poco si addica alla realtà tranese dove «diversi concittadini non riescono a fare la spesa».

Il consigliere sottolinea come la delibera sia attaccabile su più fronti e in particolare per alcune espressioni utilizzate: «Il cibo è fonte di vita e condividere il cibo con altri significa congiungersi per vivere in unione partecipativa al mondo e all’esigenza che lega i convitati in un nesso felice, profondo e costruttivo. E ciò è un momento positivo e unificante, prima fisico che ideologico, che crea un’associazione tra i commensali».

Lima continua: «Ma non vi vergognate? E i debiti di cui parlavate del passato? Almeno i soldi si spendevano per opere pubbliche e non per effimeri pranzi, alla faccia di chi è in fila ai servizi sociali».

L’amministrazione tenta di sminuire quanto accaduto parlando di “modesta somma” impiegata. Ma Raimondo Lima non ci sta e scrive: «Il punto non sono i 2 mila euro ma la questione di principio. Bottaro e i suoi, in campagna elettorale e non solo, hanno dichiarato di aver trovato milioni di euro di debito e si permettono di sperperare danaro pubblico per un effimero pranzo a margine di un convegno, 100 mila euro e passa per il Natale, contributi a varie associazioni. Chissà cosa ne pensa la Corte dei Conti. Lasciate stare le cifre. Erano spese necessarie ? Si o no ? I debiti ci sono ? Si o no ? Sono chiacchiere quelle che avete raccontato in campagna elettorale ? Si o no ? Ciò che vi raccomanda la Corte dei Conti l’avete letto ? Si o no?».