«Quello che è successo ieri con il provvedimento cosiddetto della “rottamazione delle cartelle” sintetizza l’amministrazione Bottaro e la maggioranza di centrosinistra: incompetente e miope». A dirlo è il consigliere Aldo Procacci (Trani a Capo). «Che il provvedimento, alla fine, non sarebbe stato approvato lo si era capito già da qualche giorno, quando i consiglieri di maggioranza (e quelli finti di minoranza), prima in commissione bilancio e poi in conferenza dei capogruppo, hanno appreso (perché evidentemente erano come sempre distratti in Consiglio) che questo provvedimento nasceva da una mia sollecitazione nel Consiglio di dicembre. Hanno cominciato ad accampare scuse di ogni tipo, compreso il fatto che, come centrosinistra, erano contrari a un condono. Stendo un velo pietoso su questo, rischierei di essere offensivo. Sgarbi avrebbe avuto una sola parola. Arriviamo, dunque, al Consiglio, al limite dei 60 giorni di tempo per recepire l’estensione del Dl 193/16 alle ingiunzioni di pagamento. Un classico per l’amministrazione Bottaro ridursi all’ultimo giorno, correndo il rischio di far saltare il provvedimento, come poi effettivamente è accaduto. E non c’è stato neanche bisogno di farselo bocciare dalla maggioranza, perché la giunta delle competenze ci ha messo del suo ed ha portato in Consiglio un provvedimento che aveva un riflesso sul bilancio senza il parere obbligatorio dei revisori dei conti.

Quindi – prosegue il consigliere di opposizione – il provvedimento non solo è stato portato con urgenza (quando urgente non era), ma per di più incompleto e illegittimo. A quel punto anche noi, di fronte alla sciatteria amministrativa dell’amministrazione Bottaro, non abbiamo potuto far altro che essere favorevoli al ritiro, non potevo votare favorevolmente un provvedimento illegittimo, privo dei pareri obbligatori per legge. Peccato, perché questo provvedimento, figlio di una legge del governo di centrosinistra, è bene sottolinearlo, andava incontro ai cittadini, ma anche al Comune stesso, che difficilmente andrà a recuperare quelle somme. Altri Comuni, come Andria o Bisceglie, città alla quale l’amministrazione Bottaro è tanto devota, hanno dato questa possibilità ai propri concittadini, i tranesi, come sempre, trattati da cittadini di serie B o C. Di questo se ne assume tutta la responsabilità politica l’amministrazione Bottaro e la sua maggioranza.

La norma intendeva creare pari trattamento tra tutti i cittadini e cioè tra coloro che potranno usufruire per legge della rottamazione dei ruoli esattoriali e tra coloro che invece, chissà per lo stesso tributo, hanno ricevuto ingiunzione di pagamento. Preciso che con la rottamazione gli Enti riscuotono comunque il tributo che avrebbero dovuto riscuotere in origine e rivalutato con gli interessi, vi sarebbe stata solo la decurtazione della sanzione e quindi i contribuenti sarebbero stati probabilmente invogliati a saldare i propri carichi pendenti. L’approvazione di questo provvedimento avrebbe assunto una rilevanza significativa e un’opportunità che il Comune poteva cogliere, dimostrandosi vicino ai cittadini e alle realtà imprenditoriali, che la crisi economica (e purtroppo non solo) ha messo in una situazione di grande difficoltà, anche per il pagamento dei tributi. Non hanno voluto cogliere questa opportunità per incompetenza e miopia. Questa amministrazione – conclude – mostra i propri limiti, vi è stato un ritiro di un proprio provvedimento, in questi casi non resterebbe altro da fare che andare a casa, ma loro andranno avanti, perché non hanno pudore. Ho il sospetto che anche la proroga per le agevolazioni Tari, anche questa da me sollecitata, sarà portata in Consiglio comunale in prossimità del 28 febbraio, quindi praticamente inutile, così come ho il sospetto che non vengano mai portate in Consiglio le modifiche al regolamento Tari proposte in terza commissione e dalle associazioni cittadine. Questa è l’amministrazione delle competenze vicina ai cittadini».