Ancora nessun dato di certezza per la 17enne, ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Bonomo di Andria, per la quale sono state avviate indagini per capire se è stata colpita da meningite ed eventualmente di che tipo. La giovane donna, le cui condizioni sono stabili, è arrivata in pronto soccorso nella serata di ieri e dopo i primi accertamenti, è stato avanzato sospetto di meningite, ancora non accertato.

E’ il secondo caso in Puglia, il primo nella Città di Andria dall’inizio di questo 2017: si tratta di meningite anche se si attende la certezza assoluta sia della tipologia che della forma come confermano dalla Asl che parla ancora di “sospetto”. I medici, infatti, attendono le analisi comparative del “Liquor” non ancora giunte ai medici andriesi che hanno in cura una ragazza di 18 anni. La giovanissima (diciottenne a fine mese) è giunta con i genitori al pronto soccorso dell’Ospedale “Bonomo” di Andria nel pomeriggio di ieri, giovedì 5 gennaio, con sintomi assimilabili ad una forma di meningite di tipo batterico. Vomito, febbre alta e irrigidimento della nuca.

Immediata è scattata la procedura per isolare la giovanissima trasferita d’urgenza in rianimazione dove è attualmente ricoverata in prognosi riservata. La ragazza non era vaccinata come confermato dal’Ufficio vaccinazioni di Andria.

In attesa di ricevere informazioni certe, tutti i contatti diretti e i medici che sono entrati in contatto con la ragazza sono stati già sottoposti a profilassi antibiotica. La ragazza non era stata sottoposta a vaccinazione.
Per la giornata di lunedì è stato anche programmato un incontro con i docenti, i genitori e gli alunni della scuola frequentata dalla ragazza per un confronto diretto con i medici dell’Ufficio di Igiene.
«Non c’è nessun collegamento tra il caso di Andria, anche se non confermato, e quello di Barletta dei giorni scorsi che, ribadiamo, è un caso di meningite virale e non batteria – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – quindi invitiamo i cittadini a mantenere la calma poiché non c’è nessuna epidemia. Un certo numero di meningiti nella popolazione pugliese, soprattutto durante il periodo di picco influenzale, è comunque atteso».
«Il servizio di vaccinazioni – continua Narracci – resta a disposizione della popolazione per dare informazioni e per fare la vaccinazione, ma ricordiamo che la stessa è raccomandata soprattutto a pazienti immunocompromessi, cronici e fragili. Non ci sono urgenze e non c’è fretta: chi vorrà sottoporsi spontaneamente a vaccinazioni potrà farlo nei prossimi giorni».