«A conclusione di un anno che portato ad ognuno di noi vittorie e sconfitte, il Comitato di quartiere di Via Andria, nel cogliere l’occasione per augurare a tutti un proficuo e ricco 2017, traccia un piccolo consuntivo di quanto fatto in quest’anno appena concluso in collaborazione con le associazioni presenti nel quartiere che con esso si son volute coinvolgere. Evento estivo in Piazza Giovanni Paolo II, eventi culturali e di presentazioni libri, corso d’inglese, corso di dama e scacchi, ha collaborato con gli esercenti di via Andria affinché questa fosse illuminata durante il periodo natalizio con luci idonee e, con l’apporto di un contributo dell’amministrazione ha garantito anche per il periodo natalizio 2016 la presenza del presepe di quartiere sulla pinetina di via Andria realizzato dall’artista Franco Vallisa, senza tralasciare tutta una serie di servizi al cittadino che ad orari e giorni prestabiliti sono offerti presso la sua sede in via Don Nicola Ragno 19» parte così la nota stampa del comitato di Quartiere di Via Andria.
Continua: «Non si è ancora menzionata però una “piccola” conquista ottenuta dopo appena dodici anni di ripetute richieste alle varie amministrazioni che si sono sin oggi susseguite ossia la realizzazione di un marciapiede in via Andria tra i civici 76 e 88 con opportuno abbattimento delle barriere architettoniche che garantirà maggiore sicurezza ai residenti ed a quanti ne potranno fruire . Certo, piccole cose, ma pur sempre un inizio in un quartiere da cui sono sempre partite invocazioni d’aiuto rimaste puntualmente inascoltate».
E infine: «Per il 2017 siamo pieni di buoni propositi e battaglie che vogliamo continuare a fare come ad esempio ricordare lo stato d’abbandono in cui versano piazza Kolbe e via Madre Teresa di Calcutta su cui più e più volte questo Comitato ha acceso i riflettori, ma  che ora non ha senso esternare. Se si è decisi a fare questo resoconto è solo nell’auspicio di invogliare gli uomini e donne di buona volontà ad una partecipazione attiva per una più veloce riqualificazione del nostro quartiere in modo da renderci orgogliosi di esso e se pur i nostri passi sono felpati e silenti ci muoviamo».