«Ci apprestiamo al 2/11, giornata della commemorazione dei nostri Defunti e l’Associazione “Il Presidente Sandro Pertini” ritiene doveroso – ancora una volta – sollevare il velo sulla drammatica situazione di sovraffollamento e quindi   di mancanza di loculi liberi nel cimitero che ha tramutato anzi trasfigurato un problema tecnico di ampliamento dell’area dove seppellire i nostri cari in un pesante problema economico oltre che etico. É trascorso un anno dalla nostra protesta e come previsto la situazione si è aggravata in quanto ormai esiste un regime di monopolio che ha portato ad un aumento del prezzo d’acquisto dei loculi (si parla di euro 4.ooo) anche perchè il terreno per l’inumazione è quasi esaurito e quindi a breve si rischia che non  potrà avvenire sepoltura neanche sotto la nuda terra ed automaticamente aumenterebbero ancor più i prezzi dei loculi non comunali»: comincia così la lunga e accorata nota di Nicola Cuccovillo, responsabile dell’Associazione.

Cuccovillo prosegue: «La logica porta a pensare che ogni problema ha una sua soluzione quando esiste la volontà politica, amministrativa ed anche umana e quindi come associazione  riteniamo che per non perdere ulteriore tempo occorre prevedere e precisare un crono-programma di attuazione dei lavori di ampliamento inserita nella convenzione/aggiudicazione definitiva in parallelo alla risoluzione dei vari problemi come quello della variante urbanistica. Quindi non più aspettare di risolvere un quesito alla volta che ci porterebbe alle calende greche ma – stante anche che finalmente da 6 mesi c’è anche un assessore ai LL.PP- di avviare  l’iter per inizio lavori nella zona di sola proprietà comunale e contemporaneamente attivare le procedure di variante sulla restante parte. Per arrivare a soluzione facciamo appello ai Consiglieri Comunali, di maggioranza, di opposizione, agli indecisi, all’amministrazione comunale, a comprendere che questo è un problema di grandissima importanza per i tranesi e che occorre che ognuno faccia “pellegrinaggio” fra i vari uffici facendo sentire il fiato, ma anche la vicinanza, della città ai tecnici che danno l’impressione di aver in questi mesi  innestato una marcia più veloce».

E, infine, conclude: «Cari Consiglieri Comunali ora avete il pallino in mano. Il presupposto per ripartire e pervenire alla soluzione finale di cui tutti i cittadini vi ringrazieranno, consiste nel fatto che occorre ritornare in Consiglio Comunale per esprimere l’interesse pubblico alla realizzazione del progetto finanza con il nuovo importo stabilito anni fa. Ai dirigenti ed alla giunta l’onere e l’onore  di porre in essere gli atti successivi.  Se invece non si ritiene il progetto non confacente, si abbia il coraggio di dichiararlo e quindi di chiudere il procedimento, fare la revoca, pervenire ad un mutuo e farlo costruire non più da un privato. Ma basta con questa telenovelas, con questa storia infinita che dura da oltre 7 anni. Il cittadino deve sapere e poiché i tecnici dell’associazione ritengono prudenzialmente che massimo entro tre mesi il traguardo dell’iter definitivo burocratico può  essere superato e quindi immediatamente dopo possono iniziarsi i lavori di costruzione, ci diamo appuntamento a gennaio preannunciando che se nulla sarà variato chiederemo visione di tutto il fascicolo partendo dall’inizio del bando concorsuale . Non è più tempo di perdere tempo».